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Elegante e raffinato, questo cassettone tutto smaltato di nero sarà sia utile che piacevole, e tanto bello quanto duraturo.
Certo, è il lucido dello smalto che rende bello questo cassettone. Ma sono le sue forme che ne fanno un mobile di classe, sia utile che robusto e decorativo.
Il cassettone soddisfa la prima esigenza presentando un volume notevole e razionale: infatti, offre da una parte tre cassetti interiori, e dall’altra una zona superiore divisa da tre semi-ripiani e chiusa da due ante. Questi ripiani poggiano da un lato su uno dei pannelli laterali del mobile e dall’altro su un divisorio verticale. Infine, un divisorio orizzontale, che costituisce un ripiano supplementare. separa le due zone.
Costituito da pannelli di truciolato montati su un telaio di listelli (montanti e traverse), offre una grande robustezza e una stabilità perfetta.
I cassetti sono costruiti nella maniera più semplice possibile (senza assemblaggi complessi) e scorrono su delle guide formate da listelli.
Il suo aspetto finale smentisce la semplicità della sua struttura e della sua costruzione. Si ricava infatti l’impressione di un mobile sofisticato, per la costruzione del quale si dovrebbe avere un diploma di falegname… Il fatto è che è messo in risalto da delle modanature e da uno smalto, la cui applicazione eseguita a regola d’arte ne farà un “ero e proprio mobile da professionista.
La semplicità delle forme di questo cassettone gli consentirà di integrarsi nella maggioranza degli arredamenti, sia contemporanei che di fattura più classica. Nel nostro caso. abbiamo scelto uno smalto nero e dei pomelli bianchi che sottolineano l’aspetto raffinato del cassettone. Ovviamente, potrete adottare un’altra tinta intonata con il vostro arredamento.
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Sega a dorso – Sega circolare
Trapano – Pialla
Squadra – Truschino
Martello
Punzone
Cacciavite
Pennello
Prodotti
Carta vetrata
Stucco per legno
Colla vinilica
Chiodi a testa tonda
Viti a testa svasata
Smalto
STRUTTURA E SCHEMA DI COSTRUZIONE
La struttura del mobile è costituita da listelli di sezione quadrata A e D e da due montanti B di sezione rettangolare. In effetti, questi ultimi sono profilati secondo la forma che si adatta allo stile del mobile. Il pannello posteriore F e i lati E tengono i montanti alla distanza voluta. Notate che i bordi anteriori degli elementi E sono smussati in modo da essere posti nel prolungamento del taglio a 45° dei montanti B. Questi pannelli sono fissati sui montanti e sulle traverse mediante viti e chiodi.
Il telaio è rinforzato dalle traverse anteriori H e C oltre che dai listelli Q che servono inoltre da guide per i cassetti. Questi pezzi sono inchiodati contro i montanti.
Inoltre, il mobile deve la sua stabilità al fatto che i ripiani K e L (tagliati negli angoli per adattarsi ai montanti) sono assemblati ai lati mediante viti dall’esterno di questi ultimi.
QUALE LEGNO
Data la struttura del mobile e la finitura prevista, il truciolato è il materiale più indicato. Potrete però servirvi anche del listellare. Lo smalto maschererà questi derivati del legno (in questo caso di 16 mm di spessore), poco estetici, ma con una buona resistenza. Solo i pannelli posteriori F e il fondo dei cassetti P sono ricavati da compensato di 5 mm di spessore: consentono infatti di irrigidire la costruzione e contribuiscono quindi alla sua stabilità.
I listelli A, B e D utilizzati per la costruzione del cassettone sono in abete nazionale (come i lati dei cassetti). Questo materiale, piallato in fabbrica, non presenta alcun nodo nella sua categoria “prima scelta”, come del resto il ramino che si sarebbe potuto utilizzare. È la garanzia di una selezione rigorosa per ottenere un’eccellente solidità. I listelli H e C potranno essere anch’essi in abete, oppure in compensato.
PREPARARE E MONTARE LA STRUTTURA
Iniziate tagliando i montanti A e B (1150 mm di lunghezza) e le traverse D (720 mm di lunghezza), C e H (720 mm). Formate quindi i montanti B, eseguendo prima di tutto il tracciato che servirà da guida al taglio ad ugnatura a 45 gradi su tutta la lunghezza del montante: prendete un punto di riferimento sul lato più lungo (ricordiamo che la sezione dei pezzi è di 50 x 100 mm) a 50 mm da uno degli angoli. Tracciate quindi la diagonale che va da questo punto ad uno dei due angoli opposti, ottenendo una linea di 70 mm a 45 gradi; riportate questi punti di riferimento su tutta la lunghezza del listello mediante una riga o un truschino, quindi tagliate.
Lavorate con una sega circolare o con un saracco. Immobilizzate bene il listello durante questa operazione. Finite livellando con la pialla e poi con la carta vetrata.
Assemblate i montanti A sulle traverse D mediante viti per formare la struttura di base, quindi incollate e inchiodate il pannello posteriore da sopra.
Prima di avvitare i lati E contro i montanti A e B. segnate su questi ultimi i punti in cui devono essere fissati i listelli Q che fungono da guide ai cassetti.
Costruitevi un’asta graduata (vedere schema a lato), un accessorio che vi consentirà di segnare i punti di fissaggio dei listelli allo stesso livello su ogni lato tenendo conto dell’altezza dei cassetti.
Montate quindi i lati e fissate le traverse anteriori H e C con chiodi partendo dai montanti B: questi elementi servono a mantenere la larghezza del mobile.
DIVISORIO E ANTE
Il ripiano K divide in due il volume interno del cassettone: la zona inferiore è dotata di cassetti, mentre lo spazio superiore è chiuso da due ante. La larghezza del ripiano deve corrispondere alla distanza compresa tra il pannello posteriore e l’estremità del montante anteriore meno 2 mm, affinché il ripiano non ostacoli il movimento del cassetto superiore. Poiché le ante chiudono sotto la traversa H, la distanza tra H e K deve essere anch’essa diminuita di 2 mm. Allo stesso modo, un gioco di 2 mm deve essere presente tra le ante e i montanti e tra le ante al centro.
RIPIANI
La zona superiore situata sopra il divisorio orizzontale intermedio K è divisa in una serie di scomparti delimitati da un divisorio verticale M e dai ripiani L.
Iniziate sagomando gli elementi K,
L e M in modo da poteri integrare nel mobile senza che siano ostacolati dalla presenza dei montanti. Dei tagli negli angoli (sul retro: 50 x 50 mm; sul davanti: 50 x 84 mm) sono quindi necessari per gli elementi orizzontali. Per il divisorio verticale
M è necessario un solo dislivello di 50 x 50 mm, per consentirgli di inserirsi contro il pannello posteriore F senza essere disturbato dalla traversa D. Una volta tagliati e sagomati gli elementi, assicuratevi che si integrino bene nel mobile; rettificate, se necessario, con la carta vetrata.
È necessario assemblare il blocco costituito dagli elementi K, L e M prima di montarlo in posizione all’interno del cassettone. Basterà poi inserirlo e avvitare i ripiani L e K nei lati E del cassettone. Utilizzate delle viti a testa svasata da inserire dall’esterno. Bloccate anche il divisorio M contro la traversa H mediante due chiodi a testa tonda.
CASSETTI
La costruzione dei cassetti non presenta nessuna difficoltà, perché si tratta solo di assemblare i quattro lati mediante colla e viti, mentre il fondo poggia su due bacchette incollate e inchiodate in ciascuno dei lati. Il fondo è quindi leggermente sopraelevato per far sì che le bacchette si trovino a filo del bordo inferiore dei lati N e del retro O. Una volta montato questo blocco, il frontalino I può essere avvitato, sempre con viti a testa svasata, contro i lati (foto sopra). Poiché l’interno dei cassetti non sarà verniciato, si potranno utilizzare delle tavole di abete, più estetiche, per i lati e per il retro.
GUIDE
Le guide dei cassetti poggiano su un sistema elementare nella sua struttura come nella sua realizzazione, che però richiede la massima precisione di montaggio affinché i cassetti possano scorrere senza difficoltà.
Il meccanismo è costituito da una serie di bacchette a coppie che servono da guide di scorrimento per i listelli che avrete precedentemente avvitato contro ciascuno dei lati dei tre cassetti. La sola difficoltà sta quindi nel fatto che queste bacchette devono essere perfettamente parallele e orizzontali. Queste sono le condizioni per far funzionare correttamente il meccanismo. Queste guide devono essere distanziate di 20 mm in modo da consentire ai listelli (di 16 mm di spessore) fissati sui cassetti di scorrere senza sfregamenti. Ogni coppia di guide deve inoltre essere distante 200 mm, misura che corrisponde alla larghezza dei frontalini dei cassetti. Riportate queste varie misure su una bacchetta che vi servirà da asta graduata: posta contro ogni montante anteriore, vi consentirà di definire il punto in cui devono essere fissate le guide dei cassetti. Avvitate quindi queste ultime contro i montanti A e B.
CERNIERE
Le ante sono articolate nei montanti B mediante cerniere dette invisibili. Queste cerniere sono montate in superficie, da una parte contro l’infisso e dall’altra contro la faccia interna dell’anta.
Le cerniere utilizzate presentano il vantaggio di essere totalmente invisibili una volta chiuse le ante. Sono inoltre facili da montare, perché non sono incassate ma semplicemente fissate in superficie mediante viti. A questo proposito, fate attenzione a non usare viti troppo lunghe che potrebbero segnare la faccia esterna (a vista) delle ante: le piccole gobbe che formerebbero si noterebbero ancora di più su un legno smaltato.
La posa di queste cerniere non richiede alcun intaglio. Presentano due parti, di cui una è avvitata contro il battente e l’altra nel telaio (in questo caso, il montante).
Posizionate le cerniere e definite i punti di fissaggio nei quali dovrete praticare i fori guida con un succhiello. Iniziate avvitando la parte della cerniera sul battente. Una volta montate le cerniere sull’anta, ponete quest’ultima contro l’infisso, definite i punti di fissaggio corrispondenti, praticate i fori guida e avvitate.
POSA DELLE MODANATURE
Delle cimase riportate contro lo zoccolo e attorno al pannello superiore contribuiranno a dare un tocco particolare a questo cassettone. Esistono numerosi modelli dai profili diversi, alcuni dei quali presentano una specie di scanalatura nella quale è possibile montare un elemento. È il caso del pannello G, tagliato secondo gli angoli che formano insieme gli elementi della modanatura e inchiodato nella loro scanalatura. La posa di queste modanature si esegue con colla e chiodi a testa tonda dopo il taglio, operazione che richiede molta cura: una sega a dorso e una cassetta per ugnatura saranno indispensabili, particolarmente quando si devono eseguire dei tagli ad ugnatura come quelli richiesti in questo caso dal disegno del mobile.
PRIMA DI SMALTARE
La preparazione del legno per la smaltatura è tanto importante quanto la stesura stessa dello smalto. Effettivamente, non è possibile attendersi nessun buon risultato senza aver effettuato dei preparativi minuziosi, il cui scopo è quello di conferire al legno una superficie liscia e pulita: la minima irregolarità risulterebbe irrimediabilmente visibile una volta steso lo smalto.
Stuccatura e levigatura
Per spianare il legno non basta levigarlo. Iniziate stuccando i fori lasciati dalle viti e dai chiodi le cui teste sono state accecate nel legno. Utilizzate dello stucco per legno o del legno sintetico che, una volta essiccato, si lavora come il legno e può ricevere lo stesso tipo di finitura. Lasciate essiccare il prodotto prima di levigare tutte le superfici. Inumidite un po’ il legno, per raddrizzare le fibre, e levigate di nuovo.
Prodotto di ricoprimento
Ricoprite il legno con un turapori che costituirà lo strato di base e che, una volta asciutto e levigato, potrà ricevere lo smalto. Il suo utilizzo ha lo scopo di limitare il consumo di smalto, il cui primo strato verrebbe inevitabilmente assorbito dal materiale.
SMALTATURA
Il prodotto di ricoprimento potrà eventualmente essere sostituito da un primo strato di smalto, in particolare se questo è di colore scuro. Se la tinta è chiara, conviene passare una mano di base (bianca) per non rischiare di modificare il colore che si vuole ottenere.
Lo smalto deve essere steso in vari strati (due o tre). L’aspetto liscio che presenterà è dovuto ad una levigatura fine e al modo in cui è applicato.
Prima di dipingere
Avrete bisogno di pennelli piatti, aventi una larghezza adatta alle superfici da trattare. Prima di utilizzare un pennello per la prima volta, girate le setole varie volte per far cadere quelle fissate male che, altrimenti, resterebbero impigliate nello strato di smalto. Immergetele per una giornata nell’acquaragia per migliorarne l’elasticità.
Prima di utilizzare lo smalto, diluitelo secondo le dosi indicate sul barattolo e mischiatelo, ma mai con il
pennello. Utilizzate un bastoncino pulito o un miscelatore montato sul mandrino del trapano.
Come smaltare
Immergete il pennello nella vernice fino alla ghiera (e non oltre) e strizzate i peli contro il bordo del vasetto. Immergete di nuovo, ma solo le estremità, nel colore. Strizzate di nuovo come indicato sopra.
Il pennello non deve essere troppo carico, altrimenti lo smalto rischia di colare. Per evitare questo, passatelo tirandolo bene e incrociando i passaggi. Attendete l’essiccazione completa e levigate questo primo strato con carta vetrata a grana fine. Spolverate con cura, quindi passate il secondo strato. Attenzione, lavorate lontano dalle correnti d’aria che potrebbero sollevare polvere. Se non siete soddisfatti dei risultati, non esitate a levigare di nuovo e a passare una terza mano. Il primo strato di smalto, di colore scuro, può essere applicato direttamente sul legno, dopo che è stato levigato.