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Se ti diletti con piccoli lavori di fai da te e di falegnameria, la pialla elettrica è sicuramente un attrezzo indispensabile. In questa guida spieghiamo come scegliere la pialla più adatta per le proprie esigenze, valutando caratteristiche e prezzi.
Come risulta essere ovvio che sia la scelta va fatta in funzione dell’utilizzo che intendi farne. Per fortuna la scelta è davvero ampia, in vendita è possibile trovare pialle di tutti i tipi, che si differenziano tra loro per funzionalità, dimensioni, prezzo e così via. Prima di guidarti alla scelta della pialla più adatta alle tue esigenze, è bene conoscerne appieno caratteristiche e funzionamento.
Caratteristiche Pialla
La pialla è un utensile impiegato per la lavorazione del legno a partire dall’antichità, basti pensare che in numerose opere figurative di epoca egizia sono raffigurati dei falegnami intenti a piallare. Tra l’altro è noto che nell’Impero romano la pialla fosse un attrezzo molto diffuso ed evoluto, in numerosi scavi sono stati trovati resti di pialle prodotte mediante l’assemblaggio di metallo e legno, nelle quali sovente la suola era fatta di metallo e il corpo centrale in legno.
Una pialla di solito è formata da
-Un ceppo, ossia una parte formata da un parallelepipedo realizzato in legno dalla consistenza estremamente dura, di solito vengono impiegati il legno di carpino, faggio e di leccio, ma in molti casi pure di palissandro e di ebano.
-Un’impugnatura fissata al ceppo che consente di indirizzare il corpo della pialla.
-Una suola, ossia la parte inferiore del ceppo.
-Una feritoia, formata da una fessura che parte dalla suola. Questa può essere intercambiabile o fissa.
-Una bucca, chiamata anche ganascia, che partendo dalla feritoia percorre tutto il ceppo.
-Un coltello, chiamato anche ferro, formato da una lama affilatissima, può essere prodotta in ferro o in acciaio, che come è ovvio che sia rappresenta la parte tagliente dell’attrezzo.
-La bietta, il lardone o il cuneo, che hanno la funzione di arrestare il ferro della becca e all’interno della feritoia.
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Tipologie Pialle
Fatte le dovute premesse, vediamo dunque di comprendere quali sono i tipi di pialle maggiormente comuni, i loro utilizzi ed in cosa si differenziano dalle altre in modo da aiutarti a compiere una scelta maggiormente consapevole.
In vendita attualmente troviamo numerosi modelli di pialle, da quelle più semplici impiegate per hobby a quelle maggiormente professionali, manuali, elettriche, tradizionali, tecnologiche. Le pialle difatti si differenziano a seconda del particolare tipo di lavorazione che permettono di effettuare, ci sono pialle per spianare, altre per sbozzare, rifinire, sgrossare, effettuare scanalature e così via.
Come avrete avuto modo di intuire, per chi non ha grande dimestichezza con la materia, la scelta di una pialla non è per nulla semplice. L’obiettivo di questa guida è quello di darvi tutte le indicazioni di cui necessitate per comprendere le maggiori differenze fra una tipologia di pialla e l’altra, al fine da potere scegliere quella che si presta maggiormente alle vostre esigenze, anche perché i modelli professionali ed elettrici il più delle volte sono veramente costosi ed ingombranti, mentre con ogni probabilità per l’impiego casalingo può bastare un modello base.
Detto ciò, quando parliamo di differenti tipologie di pialle, per prima cosa è necessario fare distinzione tra pialle manuali e pialle elettriche.
Pialle manuali
Le pialle manuali sono così numerose che elencarle tutte è estremamente difficoltoso, se non impossibile. In ogni caso, esse possono essere realizzate in metallo, legno duro o presentare una composizione mista in legno e metallo.
Per iniziare citiamo le pialle da banco. Tra esse troviamo differenti tipologie. Tra le più diffuse e comuni troviamo le pialle per sgrossare, che prendono anche il nome di sgrossino o sbozzino o sgrossino. Questo tipo di pialle in genere vengono impiegate per sgrossare il legno segato alla buona, in maniera grossolana. Le pialle per sgrossare di solito vanno dai 25 ai 35 centimetri e presentano un filo curvo tagliente ed una suola piatta.
I pialletti per finire, impiegati per eseguire lavori che richiedono un’elevata precisione come la finitura del materiale.
I pialloni, delle pialle simili ai pialetti per finire, ma di solito di maggiori dimensioni, possono arrivare fino a settantacinque centimetri. Grazie ai pialloni è possibile eseguire dei tagli dritti sulle assi e dunque rendere perfettamente lisce le superfici. Grazie al suo peso è possibile avere una piallatura estremamente fluida pure su quei legni che dispongono di una venatura caratterizzata dalla presenza di nodi.
Le pialle a lama dentata, che presentano delle scanalature sul coltello e vengono impiegate per la lavorazione di legni con venature anche molto particolari.
Le pialle da bottai, che presentano un corpo curvo e che consentono l’ottenimento di pezzi curvi.
Unitamente a questi tipi di pialle manuali che abbiamo appena citato, troviamo le sponderuole, pialle di solito dotate di uno spessore minimo, che presentano un coltello della medesima lunghezza del corpo della pialla e che sono impiegate per effettuare dei battenti o degli incastri e gli incorsatoi, che assomigliano molto alle sponderuole dotate di corpo sagomato e coltello, utili per la produzione di modanature e cornici.
Pialle elettriche
Unitamente alle pialle manuali, come è stato già ampiamente detto, sono presenti in commercio le pialle motorizzate, ossia quelle dotate di un motore e che pertanto non vengono azionate dall’uomo. Le pialle elettriche si suddividono in varie categorie.
Pialla a filo
Queste particolari pialle si contraddistinguono per la loro struttura in ghisa o materiale metallico, che va a supportare due piani di lavoro, chiamati piano di uscita e piano di entrata. Al centro della struttura troviamo un cilindro di metallo denominato albero porta utensile, atto a contenere dai 2 ai 4 coltelli, i quali poi sono tenuti fermi da un cuneo metallico che prende il nome di lardone.
L’albero porta utensile è connesso da un motore elettrico che permette una rotazione ad una velocità pari a circa cinquemila giri al minuto e può giungere a disporre di una potenza elettrica fino a 4 kilowatt.
A seconda della lunghezza coltelli sul cilindro viene stabilita la larghezza della superficie che è possibile piallare servendosi dell’attrezzo, di solito si va da un minimo di quindici centimetri ad un massimo di sessanta – ottanta centimetri.
Pialla a spessore
La pialla a spessore presenta una struttura simile alla pialla da filo, anche se il piano dove il pezzo scorre resta solo uno ed è posizionato davanti all’albero porta utensile, su guide scorrevoli che consentono di avvicinare o allontanare il piano al tamburo, davanti e dietro al quale troviamo dei rulli motorizzati e scanalati.
Lo scopo della pialla a spessore è quello di rendere parallele le due facce opposte di un asse in legno, facendolo diventare della misura desiderata.
Prezzi Pialle
I prezzi delle pialle variano in base al modello e alla qualità dei materiali.
Per quanto riguarda le pialle manuali, spendendo intorno a 40 euro è possibile trovare modelli di buona qualità, in grado di garantire una lunga durata.
Le pialle manuali professionali possono però avere un costo superiore a 100 euro.
Per quanto riguarda le pialle elettriche, i modelli con bassa potenza sono disponibili a prezzi inferiori anche a 30 euro, adatti però solo per piccoli lavori.
Per lavori più professionali è però necessario comprare pialle con una potenza di almeno 750 Watt, con un costo solitamente intorno a 80 euro.
Per i modelli più avanzati, con profondità di taglio regolabile fino a 2,5 mm, il prezzo può superare 200 euro.
Come detto in precedenza, la scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze.
Pialle Elettriche più Venduti
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei modelli di pialla elettrica più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-09-13 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API