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La carta vetrata è uno dei diversi tipi di carta abrasiva disponibili sul mercato, la cui funzione è quella di levigare o sgrossare una superficie, così come di eseguire lavori di finitura, o ancora di rendere uniforme un elemento da verniciare o incollare. In realtà, si è soliti definire carta vetrata le carte abrasive in genere, mentre in realtà la carta vetrata è la più economica, ed è quella che viene utilizzata più comunemente anche dai meno esperti, per le piccole operazioni di manutenzione domestica e i lavori di fai da te, ed è adatta soprattutto per trattare superfici e oggetti in legno dolce e per facilitare le operazioni di verniciatura.
La scelta della carta vetrata, o della carta abrasiva, ideale si riferisce quindi sia al tipo di materiale da lavorare che al risultato che si desidera ottenere e al trattamento da eseguire.
Tipi di Carta Abrasiva
La carta abrasiva ha l’aspetto di un foglio, o talvolta di un rotolo, di carta, con una facciata interamente coperta di materiale abrasivo, la tipologia e la conformazione di questo materiale determinano l’utilizzo e la qualità della carta. La carta vetrata semplice è di colore giallo pallido, non è molto rigida ed è la più economica, in base alle diverse esigenze, è possibile trovare in commercio carta da smeriglio, di colore rosso scuro e piuttosto dura, prodotta con materia minerale e adatta anche al legno più resistente, carta all’ossido di alluminio, utilizzata soprattutto per trattare il legno duro, carta al carburo di silicio, adatta per trattare le superfici verniciate, da utilizzarsi anche bagnata.
La carta da smeriglio è detta anche tela smeriglio, poiché di solito è costituita da un supporto di cartoncino telato. Le carte abrasive, indipendentemente dal materiale, vengono prodotte in diverse gradazioni di grana, da grossa a finissima, la scelta si riferisce al tipo di finitura da eseguire e alla precisione desiderata, tuttavia, nella maggioranza dei casi, si usano diversi gradi di grana in successione, dalla più grossa alla più fine.
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Per lavorare manualmente con la carta abrasiva, senza ricorrere a strumenti elettrici, è sufficiente tagliarla a strisce della misura ideale, per passarla poi direttamente a mano, o fissandola ad un supporto in legno o sughero. Per levigare superfici dalla forma complessa, talvolta è preferibile usare un supporto morbido, di gomma o di spugna. La carta abrasiva da applicare ai diversi strumenti, al contrario, non viene venduta in fogli, ma già sagomata nelle dimensioni e nella forma ideali.
Come Scegliere la Carta Abrasiva
La grana della carta abrasiva varia in relazione al tipo di materiale, al produttore e al contesto a cui è destinata, indicativamente i valori di grana vanno da 40 a oltre 2000, la progressione è di 20 in 20, e il numero più alto corrisponde ad una carta più fine, la stessa numerazione vale per gli accessori di carta abrasiva che vengono applicati alle levigatrici. Le carte a grana grossa sono utili per sgrossare e per un primo trattamento, le misure medie sono adatte per lavori che non necessitano di precisione particolare, e le grane più sottili sono adatte a rifinire e lucidare anche una superficie già verniciata. Il numero della grana è stampato sul foglio di carta.
Per ottenere un risultato buono dal lavoro di carteggiatura e levigatura, l’importante è, prima di tutto, scegliere il tipo di carta abrasiva ideale. Prima di tutto occorre analizzare il risultato che si desidera raggiungere, togliere imperfezioni, residui di colla, di vernice o altro da una superficie, preparare una parete per la decorazione, levigare un oggetto da riverniciare. Per rimuovere vernice, colla e pittura da una superficie, si può utilizzare una grana relativamente grossa, anche 80 può andare bene, che riesca a far presa sul materiale da trattare. Per levigare perfettamente una superficie verniciata prima di stendere una seconda mano, per i lavori di restauro e di decorazione artistica, si consiglia di usare la carta finissima 1000, utilizzata solitamente per il restauro delle carrozzerie automobilistiche e dei manufatti in legno o metallo. Per levigare una superficie in maniera omogenea si consiglia di partire da una grana più grossa, intorno al 100, e di raffinare il lavoro con carte più sottili, fino ad ottenere il risultato desiderato, arrivando di solito fino a 200 o 220. Per trattare una parete da decorare, è meglio utilizzare almeno una carta 180, poiché se troppo grossa potrebbe lasciare segni e graffi.
Come Utilizzare la Vetrata
Nella maggioranza dei lavori di bricolage, la carta vetrata va benissimo, e si presta a molti più contesti di quanto si possa immaginare, la differenza consiste soprattutto nella tecnica di utilizzo e nella finezza. Se la necessità è quella di scrostare una superficie da trattare successivamente, si può usare carta vetrata a grana grossa, non più di 60 o 80. Per rifinire una superficie restaurata con stucco, e poi verniciarla, l’ideale è una grana sottile, sicuramente non meno di 120, o superiore se si desidera ridurre al minimo l’effetto rigato. Per ottenere un risultato perfetto da una superficie rifinita a smalto, l’ideale è passarla preventivamente con una carta vetrata a grana finissima, oltre 300, eliminando totalmente le eventuali rigature. La carta vetrata 1000 viene utilizzata dai carrozzieri e dai restauratori di auto d’epoca, oltre che per lavori di decorazione di interni di particolare prestigio, si utilizza leggermente bagnata, asportando poi con uno straccio la pellicola bianca che si forma nel corso del lavoro, con un risultato perfettamente liscio. Per passare la carta vetrata su oggetti e superfici, si può lavorare a mano, tagliando la carta a strisce, nella misura più adatta in base alle operazioni da effettuare.
Nel caso in cui si disponga di una levigatrice elettrica, molti modelli consentono di utilizzare forme diverse e intercambiabili in relazione al materiale da levigare. Risulta essere importante considerare che per effettuare lavori di precisione, quale può essere il restauro del legno, i risultati migliori si ottengono lavorando a mano, visto che gli utensili non consentono di dosare la forza e molto spesso svolgono un’azione troppo energica, ricorrere ad un attrezzo è la soluzione migliore per le superfici piuttosto estese, che richiedono maggiore energia, o quando si desideri velocizzare il lavoro. Se la carteggiatura viene effettuata a mano su una superficie di legno, si consiglia di seguirne le venature, in ogni caso è sempre importante prestare attenzione ad esercitare la stessa pressione. Nel corso del lavoro, non appena la carta abrasiva si consuma e scivola, è necessario sostituirla immediatamente, per evitare che possa lasciare rigature profonde, specialmente sul legno morbido o sulle superfici stuccate. In generale, per la prima sgrossatura si può utilizzare una grana da 80 a 140, dopo avere eliminato la polvere si ripete l’operazione con una carta a grana 180, per poi passare all’ultimo trattamento con una carta fine a grana 300 o superiore, specialmente il terzo passaggio deve essere effettuato con la massima attenzione, per ottenere come risultato una superficie liscia e regolare.
Lavorando a mano su parti curve, non è facile applicare una forza omogenea, in queste situazioni è bene ricorrere alle biette di legno, piccoli utensili sagomati che seguono esattamente la superficie da trattare, dove applicare la carta abrasiva: si possono realizzare anche su misura in base alla forma da levigare.
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