Indice
Invecchiando, il legno acquista un bell’aspetto, ma può anche essere soggetto a piccoli danneggiamenti. Il restauro, anche se con molte cautele, è quasi sempre possibile.
MATERIALE NECESSARIO
Prodotti
Legno per impiallacciatura
Cera d’api
Cera per stuccare
Encausto
Gommalacca
Stucco per legno
Vernice protettiva
Mordente
Acquaragia
Lana di acciaio
Carta vetrata
Colla vinilica
Panni morbidi
Utensili
Cutter
Pialla
Pennello
Tampone
Blocco per levigare
Sega
Ferro da stiro
Sergenti
Scalpello
Passo dopo passo
Esaminate bene il mobile
Se è necessario, sgrassatelo ed eventualmente eliminate la vecchia vernice
Se si tratta di un mobile impiallacciato, identificate le bolle e incidetele prima di introdurvi la colla
Eseguite anche le riparazioni applicando dei pezzi, se l’impiallacciatura è danneggiata
Se constatate la presenza di fessure, cercate di eliminarle con un panno umido e un ferro da stiro
Potete anche chiudere i fori con gommalacca
Se un piano di legno massello è fessurato, chiudete la fessura con una zeppa dello stesso legno
Effettuate una finitura accurata
Bolle
Capita spesso che un’impiallacciatura faccia delle bolle, si sollevi cioè in un certo punto. In genere, ciò è dovuto ad un difetto di incollatura (spesso per mancanza di colla), ma a volte anche alla presenza di grasso. Per porvi rimedio, cercate di passare semplicemente un ferro da stiro, non troppo caldo, insistendo abbastanza. Il ferro riscalda la vecchia colla che ridiventa liquida. Premendo con forza sull’impiallacciatura, si può riuscire a incollarla di nuovo. Tuttavia, il sistema più sicuro consiste nell’incidere con cura il legno dell’impiallacciatura su tutta la lunghezza della bolla nel senso delle fibre del legno. Potrete introdurre la colla sotto l’impiallacciatura con un bastoncino sul quale avrete avvolto un pezzo di tessuto o utilizzare una siringa per iniettarla. Infine, premete con forza sull’impiallacciatura fino a che la colla non sia essiccata.
Rattoppo dell’impiallacciatura
Quando le impiallacciature sono state eseguite secondo le regole, durano molto a lungo e non si rovinano. Tuttavia, può capitare che vi siano delle imperfezioni: un pezzo di impiallacciatura saltato a causa di un colpo odi una bruciatura, ecc. Potrebbe anche trattarsi di un difetto del piallaccio o di un deterioramento dovuto ad un difetto d’incollatura (bolla).
Quando vi trovate di fronte a questi problemi, potete semplicemente chiudere il foro con della cera apposita o dello stucco per legno (nei colorifici o nei negozi per corniciai si trovano tutte le tinte dei legni utilizzati). Tuttavia, la riparazione rimarrà visibile, anche se cercate di riprodurre la venatura del legno con pennarelli per ritocchi (speciali per ebanisti).
Rattoppi
Se volete eseguire una vera e propria riparazione, dovrete applicare un rattoppo dopo aver tagliato la vecchia impiallacciatura. La difficoltà principale consiste nel trovare un piallaccio che presenti un motivo (venatura) simile all’originale. Dovrete quindi rivolgervi ad un negozio specializzato in legno per impiallacciature. Il colore non sarà determinante, perché è possibile modificarlo con la vernice.
Se si tratta di una piccola riparazione, tagliate un pezzo regolare dall’impiallacciatura originale con un cutter attorno al punto rovinato. Raschiate nel punto tagliato per eliminare le tracce di colla. Eseguite un taglio dello stesso tipo sul piallaccio di sostituzione. Incollate il retro del pezzo, posizionate e asciugate subito le sbavature di colla. Posate un peso sul rattoppo per far essiccare la colla.
Fogli di impiallacciatura
Quando un’impiallacciatura (per esempio il piano di un tavolo) è molto danneggiata, bisogna sostituirla. Questo lavoro può essere eseguito da un hobbista, ma è necessario disporre del materiale adatto, in particolare di tutta una serie di sergenti.
Tuttavia, capita spesso di dover eseguire delle riparazioni sui fogli di impiallacciatura, a causa di nodi, scolorimenti o fessurazioni. In questo caso, ritagliate un pezzo da uno scarto di un altro foglio e mettetelo sotto il primo; ritagliatevi una finestra per posizionare correttamente la venatura. Tagliate quindi i due fogli, inclinando la lama del cutter. Cercate di seguire il disegno della venatura, affinché il pezzo riportato risulti poco visibile.
Vernice e cera per legno
Quando una vernice è molto rovinata (dall’usura, dall’umidità o dal calore), occorre spesso decaparla completamente. Utilizzate un solvente (per esempio, l’acetone) e sfregate con forza. Terminate con una levigatura con carta vetrata a grana fine. Allo stesso modo, quando su un mobile sono stati applicati diversi strati di cera, è necessario eseguire una pulitura accurata. Utilizzate un solvente specifico (decerante) o della benzina (che scioglie la cera). Se lo strato è molto spesso, iniziate semplicemente raschiandolo con una lama un po’ smussata. Capita spesso che alcune parti siano state colorate dalla cera in maniera indelebile. In tal caso, la soluzione più semplice consiste nel tingere tutto il mobile nello stesso colore. Quando un mobile è stato verniciato con il tampone e questo rivestimento è ancora in buone condizioni, ma presenta un aspetto un po’ opaco, è meglio eseguire un restauro. Utilizzate un prodotto apposito per ebanisteria che troverete presso le drogherie e passatelo con un panno di lana sfregando con forza e ripetendo più volte l’operazione.
Che tipo di finitura
Sui mobili in legno massello o impiallacciati, la vernice con il tampone produce un effetto ineguagliabile. Tuttavia, questa operazione è abbastanza difficile da eseguire. Potrete quindi utilizzare una vernice moderna, molto resistente e facile da applicare, anche se la finitura sarà meno lucida e non metterà in risalto il materiale. Ecco perché spesso è preferibile la cera.
Chiusura fessure
Quando un mobile è stato sgrassato e pulito, rivela maggiormente un certo numero di difetti, molti dei quali sono dovuti a urti. Le fessure possono essere poco importanti, ma nella maggior parte dei casi è meglio chiuderle.
Gonfiate le fibre
Se le fibre del legno sono semplicemente ammaccate (ma non distrutte), potete cercare di farle gonfiare affinché riprendano la loro posizione iniziale. Per fare ciò, bagnate un panno piegato diverse volte ed applicatelo sulla parte in questione. Passate quindi un ferro da stiro moderatamente caldo. Quando l’acqua sarà evaporata, bagnate di nuovo il panno e ricominciate. Sul legno massello, constaterete che il legno si gonfia e che la fessura viene eliminata di netto. Sulle impiallacciature, l’operazione è più delicata (si rischia di scollare il foglio riscaldandolo).
Stuccatura
Quando le fessure sono vecchie o poco visibili, è meglio chiuderle. Esistono varie possibilità: la cera per chiudere i fori o la cera d’api sono entrambe adatte. Basta ammorbidirle a caldo e applicarle come una pasta per modellare. Scegliete una cera avente il colore adatto.
Potete anche utilizzare lo stucco per legno, che aderisce perfettamente nel foro e che si può levigare, essiccato, per rendere la superficie liscia. Bisogna sempre preparare la stuccatura raschiando l’interno del foro per eliminare le impurità che potrebbero ostacolare una buona aderenza.
Gommalacca
Per ottenere una riparazione solida, in particolare sui mobili destinati ad essere smaltati, si utilizza la gommalacca. Si tratta di un procedimento tradizionale usato dai professionisti, ma facile anche per gli hobbisti. La gommalacca è una resina che si presenta in bastoncini di vari colori. Bisogna farla riscaldare con una fiamma senza però farla bollire.
Finitura
Quando stuccate una fessura con la gommalacca, dovete tenere conto del fatto che il prodotto si ritira leggermente al momento dell’essiccazione, per cui occorre riempire abbondantemente la cavità. Ciò implica l’eliminazione dell’eccesso di prodotto mentre la gomma è ancora un po’ malleabile: non aspettate troppo, perché l’operazione diventerebbe molto difficile. In seguito, bisogna sfregare leggermente con lana di acciaio finissima o con una pietra pomice imbevuta d’olio. Se avete stuccato con la cera o con lo stucco per legno, dovrete procedere allo stesso modo: eliminare l’eccesso, quindi spianare. Potete quindi passare alla fase finale, verniciando o incerando.
Fessure nel legno massello
Può capitare che i pannelli di tavole assemblate, in particolare i piani dei tavoli, si fessurino: in tal caso, è piuttosto difficile ripararli. Si tratta sempre di fessure nel senso delle fibre, ma la semplice incollatura (con serraggio) non andrà bene, perché in genere non tiene. Occorre quindi utilizzare uno stratagemma e mettere una striscia di legno nella fessura per chiuderla.
Iniziate preparando la fessura con un colpo di saracco (nello spessore del pannello). Misurate quindi la larghezza della fessura per tagliare una striscia di legno (scegliete un legno dello stesso tipo). Con una pialla, adattate la striscia alla fessura affinché vi si inserisca perfettamente. Incollate con la colla vinilica o con una colla per esterni se si tratta di un mobile da giardino. Serrate con forza il piano con un sergente, proteggendo le facce a vista con delle zeppe. Dopo l’essiccazione della colla, spianate con la pialla e quindi con il blocco per levigare. Girate quindi il piano, per inserirvi una chiave che terrà bloccato il pannello ed eviterà che la striscia si scolli. Questa chiave deve essere ricavata da legno duro (misura da 5 a 10 cm di lunghezza e da 2 a 4 cm di larghezza; le fibre sono nel senso della lunghezza). Posizionate la chiave sul piano e tracciatene la sede che realizzerete con uno scalpello. Incollate, posizionate la chiave e lasciate essiccare. Quindi, piallate e fissate il piano del tavolo sulla sua base. Non vi resta che ‘applicare una finitura, in modo che la riparazione non rimanga visibile. Potete applicare un mordente e poi della cera d’api prima di procedere ad una lucidatura accurata.