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Come Prevenire la Ruggine

Aggiornato il 11 Marzo 2024 da Roberto Rosi

Indice

  • Precauzioni
  • Prevenzione ruggine
  • Decapaggio a mano
  • Decapaggio meccanico
  • Protezione
  • Trattamenti
  • Antiruggine
  • Pitture
  • Primer epossidico
  • Metallizzazione
  • Sabbiatura

A parte i metalli preziosi e l’acciaio al cromo nichel, tutti i metalli si ossidano. Perché durino, conviene dunque saperli proteggere.

La ruggine deriva dall’ossidazione della superficie dei metalli ferrosi, cioè da un fissaggio dell’ossigeno contenuto nell’aria umida sul metallo: vi si forma allora dell’idrato di perossido di ferro o ruggine, il cui volume può raggiungere fino a quindici volte quello del metallo. La ruggine presenta la particolarità di essere permeabile: è questo il motivo per cui i metalli ferrosi sono attaccati fino alla loro completa distruzione. Non è il caso della maggioranza degli altri metalli (in particolare del rame, dello zinco e del piombo): l’ossidazione superficiale forma uno strato sottile che protegge il metallo. Se i tubi di rame vengono dipinti, è dunque soprattutto per delle ragioni estetiche, per evitare che si ricoprano di una patina verde. Per proteggere gli elementi metallici dalla ruggine, bisogna dunque adottare delle misure preventive, ma diversi trattamenti permettono di combatterla anche quando si è già manifestata.

Precauzioni

Prima di riporre i ferri di tutti gli utensili, scalpelli o cacciaviti, passateli con dell’olio

Per conservare gli utensili, poneteli in un vaso con dei cristalli assorbenti l’umidità (gel di silice).

Per proteggere meglio le cromature dei diversi mobili e degli apparecchi della cucina, passate un po’ di cera per parquet con un panno morbido.

Prevenzione ruggine

Per mantenere i pezzi di metallo in buono stato, il mezzo migliore consiste nell’impedire l’apparizione di ruggine. In effetti, l’ossidazione può essere molto rapida, dal momento in cui esiste anche solo un punto di ruggine. Non ci si accorge sempre immediatamente, nella misura in cui il fenomeno si sviluppa spesso nelle parti nascoste. dove l’umidità per condensazione è consistente (interni di assemblaggi, facce nascoste e mal aerate, ecc.)
Per i piccoli oggetti, gli utensili in particolare, la miglior precauzione è la lubrificazione, cioè l’applicazione di un prodotto oleoso che copra la superficie con una fine pellicola permanente. Esistono diversi tipi di oh, che apportano tutti una protezione sufficiente. Tuttavia, per gli utensili e gli oggetti dello stesso tipo, utilizzate piuttosto dei lubrificanti-sgrassanti (o lubrificanti leggeri). Si tratta di prodotti con un forte potere emolliente, che si stendono abbondantemente e penetrano in profondità, in particolare per quanto riguarda gli assemblaggi (sotto la virola degli utensili, per esempio): risalgono anche capillarmente lungo le pareti verticali; offrono il vantaggio di non rendere i ferri troppo oleosi e di non ingrassarli; vanno anche bene per le grandi superfici metalliche o per le filettature. Questo tipo di protezione deve tuttavia essere rinnovato periodicamente (dopo ogni uso per gli utensili). Se l’umidità è scarsa, il fenomeno della ruggine non si produce. Si possono dunque proteggere i piccoli oggetti sistemandoli in luoghi asciutti ed aerati o conservandoli in scatole. Esistono dei blocchi assorbenti l’umidità che possono essere posti nell’armadietto, ma potete anche utilizzare dei cristalli, particolarmente efficaci in un contenitore a tenuta.

Scarico
Quando i pezzi metallici sono esposti all’umidità, bisogna preoccuparsi delle possibilità di scarico dell’acqua. A questo scopo è possibile praticare dei fori con il trapano, nelle parti che formano un’incurvatura dove l’acqua può accumularsi. Nello stesso modo, è consigliabile prevedere delle asole negli assemblaggi per evitare che l’acqua ristagni tra i pezzi rivettati o saldati. D’altro canto, bisogna disporre dei profilati metallici (in particolare nelle armature), in modo da evitare che l’acqua si accumuli nelle incurvature o che ristagni nelle parti orizzontali.
Questa preoccupazione deve essere presente anche quando realizzate dei lavori di saldatura: è preferibile che i cordoni di saldatura siano in pendenza in modo che l’acqua possa scorrere rapidamente.
Bisogna tenerne conto, in particolare, nel caso della realizzazione di griglie o di opere in ferro esterne.

Decapaggio a mano

Il decapaggio a mano può essere effettuato con delle spazzole, degli abrasivi e dei raschietti di diverso tipo. Le spazzole metalliche sono in filo d’acciaio a sezione rotonda, ottonato o no, abbastanza rado; per i piccoli oggetti, potrete utilizzare le spazzoline utilizzate per le candele delle auto. Non dimenticate di proteggervi le mani con dei guanti. Infine, potrete anche decapare i piccoli oggetti con lime di diverso tipo, serrando i pezzi in una morsa. Tra gli abrasivi, la tela smeriglio è molto efficace, sia montata su un blocco per levigare, che utilizzata a mano (per le barre rotonde, per esempio). Potrete utilizzare anche della lana di acciaio.

Decapaggio meccanico

Il trapano può essere utilizzato per la pulitura dei punti difficili da decapare, in particolare negli angoli e sui cordoni di saldatura (che possono arrugginirsi nello stesso modo). Utilizzate delle mole (al corindone o alt ossido di alluminio vetrificato) su aste, o ancora delle spazzole metalliche a forma di pennello. È preferibile lavorare ad una velocità moderata.

La molatrice angolare, con la levigatrice orbitale, costituisce l’utensile ideale per decapare rapidamente delle grandi superfici piane. Utilizzerete un disco levigatore a maglie grandi o un disco abrasivo montato su un piano di supporlo in gomma.
Non lucidate troppo se la superficie deve essere dipinta.

Negli angoli rientranti, potrete servirvi di una mola, facendo attenzione a non mordere eccessivamente il metallo per non indebolire il pezzo: nello stesso tempo, luciderete il cordone di saldatura. Questo tipo di decapaggio può essere effettuato anche con diverse spazzole metalliche o in nailon (circolari) montate sul trapano.

Protezione

II decapaggio, manuale o a macchina, è un lavoro relativamente pericoloso: razione delle spazzole, delle mole o degli abrasivi libera delle particelle di metallo molto fini, che a volte vengono proiettate ad alta velocità.
È indispensabile portare dei guanti solidi, per evitare che le schegge penetrino nella pelle. Inoltre. quando si lavora con la mola (con una molatrice angolare) è sempre presente il rischio che l’utensile scivoli e ferisca la mano.
La protezione degli occhi è particolarmente importante. Infatti, le statistiche degli oculisti mostrano che gli hobbisti sono spesso vittima della proiezione di particelle metalliche negli occhi. Questo pericolo è particolarmente evidente quando si lavora con la molatrice (o il trapano dotato di disco per levigare) ed è dunque necessario portare degli occhiali di protezione che coprano perfettamente gli occhi. Se siete vittime di un incidente simile, consultate senza ritardo uno specialista, poiché le conseguenze possono essere gravi.
D’altro canto, quando si lavora a lungo con la molatrice, è preferibile portare una maschera filtrante, per non respirare le polveri metalliche. È inoltre consigliabile una protezione delle orecchie (casco antirumore), poiché il decapaggio produce un rumore intenso.

Trattamenti

Il decapaggio dei metalli con I acido è una buona soluzione in molti casi, in particolare quando il lavoro con la spazzola non è possibile. È sufficiente immergere il pezzo in un bagno o applicare il prodotto con una spazzola. Per i metalli ferrosi, si utilizza di solito una soluzione di acido cloridrico o solforico o ancora fosforico. Prima di applicare l’acido, bisogna eseguire una pulitura o. almeno, uno sgrassaggio, affinché tutte le parti siano trattate uniformemente dal prodotto. Inoltre, è necessario eliminare i rigonfiamenti causati dalla ruggine. Data la pericolosità dei prodotti utilizzati. questo trattamento è riservato ai professionisti. accertando che il dosaggio sia effettuato con precisione: un dosaggio in difetto lascerebbe infatti delle tracce di ruggine e il processo ricomincerebbe; d’altro canto un dosaggio in eccesso porterebbe delle difficoltà di risciacquo, (se restano delle tracce di acido, la pittura si può rovinare). Si sciacqua con l’acqua. ma bisogna asciugare immediatamente per evitare eventuali ossidazioni. Potete anche sciacquare ed asciugare con della segatura. Esistono altri trattamenti chimici, in particolare la fosfatazione o bonderizzazione (solo per i metalli ferrosi). che è un processo preventivo. Consiste nell’immergere il pezzo in un bagno di fosfato di ferro in ebollizione. Sulla superficie si forma uno strato molto aderente che protegge a lungo il metallo. Questo prende allora un color grigio scuro.

Antiruggine

Esistono oggi dei prodotti antiruggine ad alto rendimento. Si presentano sotto forma di un liquido incolore.
Questi prodotti possiedono un grande potere emolliente: penetrano nella ruggine in profondità e si infiltrano in tutte le cavità, anche le più piccole, per raggiungere una saturazione completa, fino al metallo sano; in questo modo eliminano l’aria e l’umidità. Essiccando. formano con la ruggine una pellicola di protezione ad alta aderenza, perfettamente impermeabile all’aria e all’acqua. Il grande vantaggio dei prodotti antiruggine è l’eliminazione del lavoro fastidioso del decapaggio: è sufficiente effettuare una semplice spazzolatura con una spazzola metallica per levare i rigonfiamenti e i residui di ruggine (è d’altro canto preferibile effettuare una prima applicazione del prodotto prima della spazzolatura).
Il prodotto può essere applicato sia per immersione, che con il pennello o la pistola a spruzzo (senza diluente). Dopo l’essiccamento, si ottiene una superficie lucida ed uniforme. Si può applicare un secondo strato per perfezionare la tenuta della pellicola. In seguito, passate due strati di pittura classica per metalli (pittura ad olio o gliceroftalica). Potete anche utilizzare un antiruggine come fondo, prima di stendere la pittura, su metalli non ferrosi come l’alluminio, lo zinco o il rame: costituisce in effetti una buona base di aderenza per i rivestimenti utilizzati in fase di finitura.

Pitture

La protezione tradizionale dei metalli ferrosi è una pittura a base di ossido di piombo detta minio. È un prodotto di buona qualità che assicura una protezione eccellente. ma che esige una preparazione accurata del metallo, che non deve presentare nessun punto di ruggine. Il minio è generalmente arancione, a volte grigio. Si applica di solito con il pennello e deve coprire perfettamente la superficie; comporta un legante grasso che lo rende viscoso. È questa la ragione per cui oggi si utilizza del minio contenente un prodotto nello stesso tempo emolliente ed antiruggine. Questo prodotto può essere applicato, come l’antiruggine liquido, sui dei pezzi metallici spazzolati e non decapati. Tutti i produttori di vernici propongono degli antiruggine per la decorazione (contenenti degli ossidi di zinco, meno inquinanti degli ossidi di piombo) in numerose tinte miscelabili tra di loro. Alcuni pitture (liquide o in gel) sono in effetti degli antiruggine contenenti dei pigmenti che possono essere applicati direttamente sulla ruggine dopo spazzolatura. La pittura a base di alluminio è costituita da un miscuglio di antiruggine e di pasta di alluminio: va bene per la pittura e la protezione delle armature metalliche, delle cisterne, dei cerchioni e dei tubi di scarico delle automobili; si utilizza anche per le tubature di acqua calda, poiché resiste alle alte temperature.

Primer epossidico

Tra i numerosi prodotti di protezione, il primer epossidico è altamente consigliabile. Tale prodotto si applica sulle persiane e sulle armature metalliche, permettendo loro di durare a lungo, senza essere attaccate dalla corrosione. Si tratta di un fondo a due componenti (con indurente).
Per i dosaggi, bisogna rispettare esattamente le indicazioni del produttore: potrete utilizzare un pesalettere per ottenere una precisione massima. Questo primer si impiega su dei pezzi di metallo preparati perfettamente: devono essere completamente decapati e sgrassati; spesso questo prodotto viene applicato dopo un trattamento anticorrosione. Il primer epossidico assicura una protezione eccellente dei pezzi in metallo e costituisce una base di aderenza notevole per uno smalto poliuretanico.

Metallizzazione

Per proteggere un metallo ossidabile, i metalli ferrosi in particolare, un processo classico consiste nel coprire la superficie con uno strato sottile di metallo non ossidabile: questo trattamento è detto metallizzazione: e può effettuarsi in diversi modi.

Elettrolisi
Largamente utilizzata nell’industria (elettrometallurgia), questo processo consiste nell’immergere i pezzi da proteggere in una soluzione di un composto chimico (elettrolita) del metallo utilizzato come rivestimento. Il pezzo collegato ad un generatore costituisce il catodo, mentre l’anodo è costituito dal metallo di rivestimento. Quando la corrente elettrica passa, il metallo di rivestimento si deposita in uno strato fine sul pezzo. Nell’industria, si ricoprono i metalli ferrosi con il rame (come base della nichelatura), lo zinco, il nichel, il cromo o il cadmio. Si tratta in questo caso di una tecnica industriale.

Zincatura
La metallizzazione per proiezione consiste nel proiettare del metallo fuso (spesso zinco) mediante un dispositivo ad aria compressa: questa tecnica è infatti molto semplice: lo zinco, che si presenta sotto forma di filo, viene fuso, polverizzato e proiettato simultaneamente con una pistola a spruzzo particolare. Questo processo è ampiamente utilizzato, in particolare per la protezione delle persiane. Può anche essere utilizzato per il trattamento di numerosi pezzi metallici come le griglie, le rampe delle scale, le balaustre dei balconi, le armature e le minuterie metalliche. Molte imprese offrono questo servizio, previo decapaggio con sabbia e finitura con primer epossidico e pittura di finitura. La durata della protezione è generalmente superiore ai dieci anni. anche in condizioni difficili, e un limite maggiore rifacendo la pittura di finitura di tanto in tanto. La galvanizzazione a freddo, d’altra parte, è interessante per l’hobbista, anche se è soprattutto destinata ai piccoli oggetti. Si effettua mediante bombolette spray contenenti un prodotto ad alto tenore di zinco. Lascia sul pezzo uno strato lucido e protettivo contro la corrosione.

Sabbiatura

II decapaggio a mano è molto faticoso e necessita di molto tempo. È questo il motivo per cui i professionisti utilizzano abitualmente la tecnica particolarmente efficace, e molto semplice in via di principio, della sabbiatura.
Una sabbiatrice è una macchina che proietta con una grande forza, per aria compressa, una sabbia fine che bombarda letteralmente la superficie lavorata. I grani di silicio mettono rapidamente a nudo il metallo, anche su dei pezzi molto lavorati. Questo procedimento è dunque rapido e presenta il vantaggio di non danneggiare, né modificare, il metallo che denuda. È più semplice da attuare che il decapaggio mediante acido, che pone problemi di risciacquo (è difficile eliminare completamente le tracce di acido e dunque i rivestimenti di finitura possono essere attaccati). La sola difficoltà è data dallo smontaggio dei pezzi, che comporta evidentemente dei problemi per le griglie immurate e il loro trasporto fino all’impresa. Esistono diversi modelli di sabbiatrice; alcuni possono essere utilizzati in cantiere (per esempio per il decapaggio delle armature metalliche). Tuttavia, per pulire le griglie o le opere in ferro, i professionisti lavorano generalmente (indossando una tuta a tenuta) nelle camere di sabbiatura, dove i pezzi metallici sono decapati con sabbia ad alta pressione. È possibile noleggiare una sabbiatrice: potrete utilizzarla voi stessi senza troppa difficoltà, se possedete un locale adatto alla sua messa in opera. L’operatore deve indossare una tuta a tenuta e portare una maschera di protezione che gli permetta di respirare. Le sabbiatrici possono lavorare in tempo record i pezzi incrostati di numerosi strati di pittura ed attaccati abbondantemente dalla ruggine. Dopo la sabbiatura si procede generalmente e con tempestività (per evitare l’ossidazione) alla zincatura.

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About Roberto Rosi

Mi chiamo Roberto, sono un appassionato di fai da te, adoro costruire, lavorare il legno e gli altri materiali, realizzare impianti, aggiustare, modificare ed anche rompere qualsiasi cosa.

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