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La sagomatura dei metalli richiede tecniche molto diversificate, in funzione della loro natura, della forma e dello spessore dei pezzi.
Una delle caratteristiche dei metalli è rappresentata dalla malleabilità, cioè dalla capacità di essere deformati a freddo o a caldo: a seconda del loro grado di malleabilità, si sceglierà questa o quella tecnica di lavorazione, La sagomatura consiste nel dare una forma definitiva ai pezzi, sia che vi fermiate a questa fase (come per le ciotole, i piatti, ecc.) o che proseguiate con l’assemblaggio di vari pezzi. Dal metallo è possibile ottenere praticamente tutto: può essere piegato, imbutito o arrotolato a tortiglione (cosa impossibile per il legno). Quando si è padroni di queste tecniche, si possono realizzare facilmente numerosi oggetti. Ogni volta che è possibile, è meglio lavorarlo a freddo. È cosi che le lamiere vengono piegate senza riscaldarle (almeno fino ad un certo spessore). Esistono numerose macchine che consentono di realizzare queste operazioni di piegatura, ma in genere sono appannaggio dei professionisti o riservate all’industria. L’hobbista piegherà quindi la lamiera a mano, senza del resto avere problemi. L’imbutitura è anch’essa un’operazione che si esegue sulla lamiera, e consiste nel martellarla, dopo che è stata posta a sbalzo, per conferirle la forma desiderata. È la tecnica utilizzata per realizzare ciotole o piatti. La teoria è semplice, ma la padronanza completa richiede una certa esperienza.
La piegatura e la curvatura di barre possono essere eseguite in modi diversi; per piccole sezioni, si torce semplicemente a freddo, servendosi di denti cilindrici di metallo posti correttamente su un supporto e afferrando la barra mediante una griffa; è il metodo utilizzato per torcere i ferri delle armature di calcestruzzo (in acciaio dolce), ma può essere esteso a numerosi tipi di barra. Inoltre, le barre possono essere piegate, a freddo o a caldo, dopo essere state serrate nella morsa, tramite martellamento; questa tecnica è spesso la più rapida.
Infine, la curvatura dei tubi richiede tecniche particolari, perché occorre evitare Io schiacciamento durante l’operazione.
Utensili
La sagomatura del metallo costringe ovviamente a disporre di utensili adeguati, anche se la gamma non è molto vasta. Dovrete possedere innanzitutto un banco da lavoro robusto e una morsa piuttosto potente (utilizzata per serrare i pezzi, ma anche per martellarli).
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Servono gli utensili per tracciare, ovviamente necessari prima e durante la sagomatura.
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Dovete disporre anche di martelli da carrozziere, in particolare di un martello a sfera, indispensabile per imbutire, nonché di un martello per forgiare e di uno per spianare. Procuratevi infine un mazzuolo robusto e un cannello a gas.
Piegatura
Per piegare una lamiera sottile, mettetela in una morsa tra due listelli di legno duro. La linea di piegatura coincide con lo spigolo del listello.
Lavorate colpendo con il martello, dopo aver posto un terzo listello di legno duro sul pezzo per evitare le deformazioni del metallo.
Per realizzare una piegatura curva, bloccate il pezzo nella morsa mediante una barra rotonda avente il raggio necessario. Piegate a mano e con il mazzuolo.
Ripiegatura
I bordi di una lamiera sono molto taglienti, per cui una buona soluzione consiste nel ripiegarli su loro stessi. Prevedete un margine al momento del taglio della lamiera. Tracciate una linea di piegatura a 15 mm dal bordo. Eseguite una piegatura nella morsa come indicato sotto. Posizionate quindi uno scarto di metallo nell’angolo, colpendo con il mazzuolo per ribattere la lamiera. Potete anche arrotolarla attorno ad un filo di ferro, colpendo con il martello dopo aver posizionato il filo di ferro.
Imbutitura
L’imbutitura è una tecnica di sagomatura del metallo che consiste nel colpire con il martello, dal bordo al centro del pezzo dopo averlo posto a sbalzo. Per sagomare una ciotola di metallo, partite da un pezzo circolare. Tracciate un certo numero di cerchi concentrici con il compasso. Mettete quindi il pezzo a sbalzo su una zeppa di legno duro serrata nella morsa. Martellate dalla periferia al centro, seguendo le linee tracciate. Eseguite diversi passaggi, perché tra ognuno di essi è necessario ricuocere il metallo.
Con il martello potete anche curvare o sagomare a freddo dei pezzi di un certo spessore.
Piegatura di pezzi spessi
Risulta essere piuttosto difficile piegare a freddo dei pezzi spessi. Infatti. il metallo viene compresso verso l’interno e tende a screpolarsi verso l’esterno. Tuttavia, se la natura del pezzo che si sagoma non deve presentare una resistenza particolare, si può benissimo piegarlo martellandolo, dopo averlo serrato in una morsa. Colpite a poco a poco tutta la superficie del metallo per arrivare gradualmente all’angolo desiderato. Non colpite troppo forte, perché si tratta di piegare e non di deformare il metallo. Ad ogni fase dell’operazione, si controlla l’angolo con una squadra. se si desidera un angolo retto, o con una sagoma. Tuttavia, in genere, è meglio riscaldare il metallo con una pistola termica o un cannello a gas. La parte da curvare deve essere riscaldata al colore bianco. Raffreddate con acqua le parti che non devono essere piegate (tenendo il pezzo con delle tenaglie). Tenete la barra verticale e lasciatela cadere sul pavimento per ispessire la parte in questione: il sovraspessore ottenuto evita le screpolature. In seguito, sarà facile piegarla mettendo il pezzo nella morsa.
Torcitura
Si torce il metallo per realizzare delle barre decorative di sezione quadrata. Questa operazione si esegue a freddo per piccole sezioni, ma è limitata dalla forza che occorre imprimere alla barra. Per eseguirla, utilizzate un giramaschi tenendolo saldamente con due mani, mentre l’estremità della barra è serrata nella morsa. Fate però attenzione a non forzare troppo, perché il metallo rischia di strapparsi. La piegatura a tortiglione di una barra è però più facile da realizzare a caldo.
Rame
Il rame è il metallo più utilizzato in idraulica sotto forma di tubi. Per i tubi rigidi si tratta di rame incrudito, mentre i tubi malleabili, venduti in matasse, sono in rame ricotto.
Il rame incrudito non si lascia curvare così com’è: si utilizza per le tubature a vista dell’acqua o del riscaldamento centrale. Per curvare i tubi rigidi, occorre prima di tutto riscaldarli con il cannello (fino a che diventino rosso scuro) su tutta la parte in questione: in tal modo, si ricuoce il rame. Non dovete però riscaldare al di là della parte interessata, perché ciò indebolirebbe il tubo. In seguito, raffreddate versando dell’acqua (i piccoli oggetti e le estremità dei tubi possono essere immersi).
Curvatura tubi
Per fare in modo che le tubature si adattino agli angoli dei muri, è necessario curvarle. Non è possibile curvare i tubi ricotti cosi come sono, a mano e senza precauzioni, perché si schiaccerebbero. Esistono diverse tecniche che consentono di dare la curvatura desiderata senza causare deformazioni e che richiedono utensili più o meno perfezionati. In ogni caso, il rame deve essere ricotto prima della curvatura, o riscaldato durante l’operazione.
Curvatura con la molla
La molla per curvare consente di realizzare tutti i tipi di curvatura a mano e a freddo. Conviene utilizzare una molla il cui diametro interno sia uguale al diametro esterno del tubo che deve esservi introdotto. Per curvare nel punto giusto, si possono segnare dei limiti con il gessetto sul tubo, da una parte e dall’altra. Si curva a mano, e la molla consente di ottenere una perfetta regolarità del raggio di curvatura. Per verificare che l’angolo ottenuto sia quello richiesto, si confronta il tubo curvato con una sagoma (un filo di ferro o un disegno). Se la molla non esce con facilità, basta svitarla. Si curvano con la molla tubi di rame fino a 16 mm di diametro esterno.
Piegatubi
Questo utensile consente di curvare a freddo dei tubi di rame di 6/8 o anche 8/10. Tuttavia, è sempre meglio riscaldarli per lavorare più facilmente. Occorre utilizzare un piegatubi (o pinza per curvare) di un diametro adatto a quello del tubo (i più comuni sono 8/10, 10/12, 12/14 e 14/16); occorre dunque una pinza per ogni diametro. Il tubo viene inserito nella pinza e bloccato mediante un cavallotto. Si procede quindi alla curvatura graduale, dando degli strattoni mediante i bracci della pinza. Numerosi modelli di pinze per curvare comportano delle graduazioni che consentono di controllare l’angolo di curvatura mediante lettura diretta.
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CURVATURA ALLA SABBIA
Questa tecnica piuttosto rudimentale consente di realizzare dei gomiti il cui raggio è nettamente più piccolo. Tappate una delle estremità del tubo e riempitelo di sabbia asciutta e fine (mediante un imbuto o un cornetto di carta). Segnate con il gesso i limiti della zona di curvatura. Riscaldate con il cannello fino a che il tubo non diventi rosso scuro. Curvatelo a mano, tenendolo con degli stracci piuttosto vicino alla zona riscaldata. Verificate il raggio con la sagoma, togliete la sabbia e risciacquate l’interno con acqua corrente. Potete anche tappare il tubo, riempirlo di sabbia, riscaldare per ricuocere ed eseguire quindi la curvatura a freddo.