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Qualche asse di abete e alcune barre rotonde, una buona attrezzatura, dei chiodi, viti e bulloni e infine i consigli di questa guida, vi aiuteranno a costruire questi mobili da giardino pratici e duraturi. Pratici, poiché un sistema particolarmente concepito permette di piegare il tavolo e di sistemarlo facilmente senza che occupi troppo spazio: solidi e duraturi, per le modalità di assemblaggio e per il legno impiegato.
Rustico, questo salotto da giardino è anche comodo, a condizione però di prevedere un’altezza di 70 cm circa per il tavolo e di 45 cm per le panche.
Tavolo e panche sono qui presentati in una lunghezza di 1,60 m circa e in una larghezza di 0,70 m per il primo e di 0,40 m per le seconde. È comunque possibile adattare queste dimensioni ai vostri bisogni e al luogo dove saranno installati. Una lunghezza maggiore implicherebbe la posa di gambe intermedie per assicurare ai mobili una stabilità soddisfacente. I listelli utilizzati presentano una larghezza di 96 mm e uno spessore di 20 mm. Il loro numero dipende di conseguenza dalla lunghezza di ogni mobile e dall’intervallo, tra di essi. Accertatevi, infine, che le
dimensioni consentano di avere un numero intero di listelli.
Dopo avere montato i pezzi, il legno deve essere rivestito con vernice trasparente che ne conserverà l’aspetto naturale, integrandolo armoniosamente nell’ambiente vegetale.
MATERIALE NECESSARIO
Prodotti
Listelli di abete di 96×20 mm
Barra rotonda di 23 mm di diametro
Viti per legno a testa svasata 5×50
Tirafondi e dadi ad alette
Chiodini a testa tonda
Colla per legno per esterni
Vernice poliuretanica trasparente
Utensili
Truschino, metro a nastro, matita
Trapano
Seghetto alternativo
Punta per legno piatta
Raspa – Compasso
Sega a dorso
Scalpello e mazzuolo
Martello e punzone
Squadra – Falsa squadra
Cacciavite – Morsetti
Struttura e funzionamento
Il tavolo e le panche sono costruiti con lo stesso principio: il piano orizzontale superiore è formato da più listelli che poggiano sulla parte superiore del supporto. Questi listelli, regolarmente distanziati per creare lo stile di questi mobili, sono inchiodati sul bordo superiore delle due traverse laterali B. Queste ultime sono assemblate ad ogni estremità sui montanti che costituiscono le gambe.
La stabilità dell’insieme è assicurata da due traverse che riuniscono nella parte superiore e inferiore i montanti a due a due e da elementi inclinati che mantengono le traverse e i montanti distanziati a 90 gradi.
Articolazioni
Se i pezzi di rinforzo delle panche sono fissati, inchiodati sui montanti e sulle traverse, quelli del tavolo sono al contrario articolati per permettere di ripiegare le gambe.
L’articolazione si compie mediante barre rotonde che riuniscono questi elementi inclinati che sono i pezzi di rinforzo e i montanti della base a due a due. Una zeppa, composta da due blocchi di legno, uno fisso e l’altro mobile, intagliati secondo il diametro della barra rotonda, permette di bloccare quest’ultima in posizione aperta o ripiegata. La parte mobile viene bloccata sulla parte fissa della zeppa mediante un’ asta filettata e un dado ad alette, il che consente un facile smontaggio, la parte fissa di ogni zeppa è avvitata su uno dei listelli che formano il piano del tavolo.
Per ripiegare il tavolo, è sufficiente allentare un po’ il dado per permettere la rotazione della barra e di riportare le gambe contro il piano tenendolo per la traversa inferiore E. Con un nuovo giro di dado si blocca nuovamente il tutto.
Tavolo – Elementi che lo compongono
Gli elementi che costituiscono la base del tavolo devono esser tagliati con precisione per tre buoni motivi: l’armonia, la stabilità e il buon funzionamento delle articolazioni.
Un taglio preciso è la prima condizione per riuscire a preparare questi elementi. Se avete tatto tagliare questi pezzi da un falegname, verificate la loro lunghezza e la loro larghezza sovrapponendo i pezzi accoppiati con uno o due morsetti e levigandoli in questa posizione per eliminare i piccoli difetti eventuali. Passerete poi alla loro preparazione il cui primo stadio è il tracciato.
Tracciato e tagli
Montanti e traverse sono assemblati tramite barre rotonde. Sono dunque forati secondo il diametro della barra utilizzata, cioè 23 mm. Cominciate localizzando il punto in cui effettuare i fori. Per far ciò, tracciate la linea mediana che divide i montanti e le traverse in senso longitudinale. Riportate la larghezza di un listello su ciascuna estremità da forare e tracciate anche lì una linea che lo divida in due. Utilizzate un truschino per maggior precisione. L’incrocio dei due assi vi darà il centro del foro da praticare.
La parte superiore dei montanti, così come le estremità degli elementi di articolazione è arrotondata. Per far ciò, prendete come centri gli stessi riferimenti precedenti, tracciate le arroton-dature mediante un compasso e tagliate tramite il seghetto alternativo. Preparate l’assemblaggio dei montanti con le traverse superiori, riportando lo spessore di queste ultime in modo da determinare il punto per inchiodarle. Per terminare, dopo aver eseguito il tracciato, intagliate i montanti per formare l’alloggiamento delle traverse inferiori.
Sistema di articolazione del tavolo
Il sistema di articolazione deve permettere di ripiegare le gambe sotto il tavolo e di poterlo così sistemare dopo il suo utilizzo. Un tale meccanismo, così spesso sollecitato, deve esser affidabile e resistente, pur integrandosi perfettamente all’estetica del mobile.
Questo obiettivo è raggiunto con le barre rotonde.
Meccanica di precisione
Per poter esser articolati, i montanti non sono fissati alle traverse. Sono semplicemente assemblati tramite una barra rotonda. Questa mantiene solidamente gli elementi, essendo incastrata con forza nei for’ praticati secondo il suo diametro esatto. Una traversa superiore, inchiodata su ogni traversa, completa la formazione della base e impedisce alla barra di uscire dal suo alloggiamento (foto 6). Dei distanziatori inclinati assicurano al tavolo una buona stabilità in posizione aperta ma bisogna anche prevedere di poterli ripiegare per chiudere il tavolo. Anche in questo caso abbiamo utilizzato la barra rotonda, le cui due lunghezze permettono di montare il meccanismo.
Barre rotonde
Una barra collega gli elementi inclinati nella loro parte inferiore e li mantiene solidali ai montanti. In questo modo, l’articolazione del piede implica quella degli elementi inclinati. Una seconda barra unisce quest’ultimi nella loro parte superiore che attraversa una zeppa fissata sotto al piano del tavolo, e permette di mantenere i distanziatori nella loro posizione inclinata. Una volta svitata, questa zeppa libera la terza barra rotonda e l’insieme dei pezzi articolati può così ruotare. In totale dunque, tre pezzi diversi di barra, aumentati ogni volta di due spessori di legno, cioè di due cm ad ogni estremità.
Tavolo – Zeppe di bloccaggio
Questa zeppa è indispensabile, poiché fornisce una perfetta stabilità alla base. Le due zeppe di bloccaggio, una per ogni gamba, vengono installate in posa solo dopo il montaggio delle gambe e del piano formato da 15 listelli. Questi ultimi sono inchiodati sul bordo superiore delle traverse, come i due listelli terminali lo sono sul bordo superiore delle traverse alte della base.
Concezione e funzionamento
La concezione di queste zeppe deriva direttamente dalla loro funzione. Tengono le gambe in posizione, formando un angolo di 90 gradi con il piano, ma devono anche poter permettere di liberare la barra rotonda che le attraversa e che collega i due distanziatori (foto sotto). Sono dunque costituite da due parti che è sempre possibile separare. Queste due parti, della stessa lunghezza e larghezza, sono incavate per realizzare la sede della barra rotonda trasversale, poi forate per il loro fissaggio. Il blocco da sistemare sulla parte inferiore del piano è munito di quattro fori, cioè uno per ogni angolo, per esser avvitato solidamente. L’entrata dei fori è fresata in modo che le teste delle viti siano nascoste nel legno e non disturbino il montaggio del secondo blocco che forma la zeppa.
Anche le due parti della zeppa sono forate per poter esser collegate tramite un’asta filettata che le attraversa. Quest’asta, la cui testa si trova sul lato del piano e che è, per questa ragione, nascosta nel legno dopo aver fresato l’entrata del foro, è fissata tramite un dado ad alette. L’ avvitamento di questo dado permette di riunire le due parti della zeppa e dunque di bloccare la barra, con le gambe in posizione di apertura. Un altro giro di dado libera la barra per permettere di ripiegare le gambe sotto il piano.
Costruzione delle panche del tavolo
Le panche sono costruite sullo stesso modello del tavolo. Il sedile è fatto da listelli di legno, inchiodati su due traverse laterali che costituiscono, con le due traverse alte, la parte superiore della base. La realizzazione della base non presenta maggiori difficoltà di quella del sedile. Ogni gamba è fatta da due montanti ai quali sono assemblate due traverse. Come per il tavolo, la traversa inferiore è posta negli intagli praticati nei montanti in modo tale che il suo lato esterno sfiori il bordo di questi ultimi. L’esecuzione di questi intagli, tramite il mazzuolo e lo scalpello, è una delle tappe più delicate di questo lavoro, poiché la loro profondità deve essere uguale allo spessore del legno.
La traversa superiore è incollata e inchiodata sui montanti da una parte e sulle traverse dall’altra. Inoltre, i due montanti e le traverse sono assemblate a metà legno dopo l’intaglio. La rigidità della base è ottenuta grazie a pezzi di rinforzo inchiodati sui montanti e le traverse. La posizione inclinata di questi pezzi implica il loro taglio secondo un angolo di 45 gradi. Tracciate la linea di taglio mediante una falsa squadra. Una volta che tutti gli elementi sono stati assemblati, accecate le teste dei chiodi, levigate tutte le superfici e smussate gli spigoli con della carta vetrata. Infine, arrotondate gli angoli e preparate il legno per la vernice trasparente di protezione.
Il legno è un materiale vulnerabile. Sotto l’azione delle intemperie, non conserverà le sue qualità se non con una protezione adatta. Potete utilizzare un impregnante che contenga agenti insetticidi e fungicidi, con azione tuttavia limitata, oppure scegliere delle vemici speciali per estemi come resine alchidiche poliuretaniche o formofenoliche. Utilizzate dei prodotti non tossici, in particolare per il tavolo, che è a contatto con gli alimenti.