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In questa guida spieghiamo come scegliere l’antiruggine. L’antiruggine è un elemento determinante per la protezione dei materiali metallici e ferrosi. Risulta essere grazie ad esso che è possibile difendere i materiali dalla corrosione derivante da agenti atmosferici quali l’acqua e l’umidità. In assenza di un prodotto capace di creare uno strato protettivo sui metalli, le superfici di questi oggetti o strutture andrebbero incontro a danni molto seri.
La ruggine, oltre ad essere un problema evidentemente estetico, può compromettere la sicurezza delle strutture metalliche. Ecco perché oggi impareremo come difenderci da questo problema, scoprendo le varie tipologie di antiruggine.
Funzionamento dell’Antiruggine
L’antiruggine, come già accennato, è un prodotto che nasce per creare una pellicola protettiva sui materiali metallici quali il ferro. Risulta essere indispensabile per evitare che l’ossigeno, combinato all’acqua e all’anidride carbonica, possa appunto intaccare queste superfici.
La ruggine altro non è che il risultato del processo di ossidazione che colpisce qualsiasi struttura metallica. Dal colore tipicamente rosso, questa patina finisce per scavare nel ferro creando le bolle. Queste minano seriamente la struttura metallica, finendo per corroderla e portandola alla fine al cedimento. Di solito, per l’antiruggine, si usano elementi quali il fosfato di zinco e il minio. Per quanto concerne le tipologie, l’antiruggine può essere realizzato sotto forma di vernici, di spray e di smalti.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Quando Utilizzare un Antiruggine
L’antiruggine va sempre utilizzato quando si ha la necessità di proteggere una struttura o una componente ferrosa a perenne contatto con l’atmosfera. Per esempio, un tavolo in metallo posizionato in giardino richiede un trattamento del genere. Inoltre non basta semplicemente prendere l’antiruggine e applicarlo all’oggetto, dato che bisogna anche comprendere quando farlo. Nello specifico, l’antiruggine può essere considerato come una vera e propria base, da posare prima della vernice. Nonostante la vernice nasca per proteggere la superficie sottostante, non basta per fermare gli elementi atmosferici. Questi, se riescono ad infiltrarsi, possono comunque provocare ingenti danni alla struttura.
Tipologie Antiruggine
Nonostante il prodotto utilizzato principalmente come antiruggine sia il primer, attualmente esistono diverse soluzioni alternative.
Conviene comunque partire proprio dal primer. Si tratta di una base protettiva composta da solfato di piombo, che richiede poi la posa di un secondo elemento come la vernice. In realtà esistono anche delle vernici che posseggono questa caratteristica intrinseca. Si tratta di prodotti isolanti che riescono anche a proteggere il metallo, in quanto svolgono pure la funzione di antiruggine. Lo stesso dicasi per prodotti similari come lo smalto antiruggine e l’olio con la medesima peculiarità. In genere questi prodotti vanno posati su superfici completamente sgombre da ruggine, dopo avere pulito il fondo.
Risulta essere comunque possibile trovare delle vernici antiruggine da sistemare direttamente sul fondo arrugginito. Queste riescono infatti a bloccare la ruggine, impedendole di creare altri problemi. Oltre a questi prodotti, abbiamo anche quelli composti da acido tannico. Questo particolare acido riesce a convertire la ruggine in una patina rigida e molto resistente.
Altri prodotti molto specifici riescono a fondere la ruggine con il metallo non ancora intaccato da questa. In questo caso, come risultato si ottiene uno strato protettivo che può funzionare esso stesso da fondo. Infine gli antiruggine spray, prodotti che creano una patina sul metallo di sicuro affidamento, e anche facile da eliminare.
Gli antiruggine al minio di piombo vengono utilizzati per proteggere le strutture industriali spesso soggette a condizioni atmosferiche molto pesanti. Risulta essere sconsigliato in casa, visto che la presenza del piombo lo rende comunque altamente tossico. In alternativa è possibile usare delle vernici antiruggine sintetiche senza piombo e a base di nitro
Come Togliere la Ruggine
La ruggine può essere rimossa dagli oggetti metallici usando le spugnette in ferro, la carta vetrata o le spazzole da montare sui trapani. Di contro, esistono alcuni prodotti chimici specifici per questo genere di operazione, spesso consigliati per le situazioni di ampia corrosione. Alle volte, comunque, non è necessario comprare questi prodotti. Se le macchie di ruggine sono di minore entità, infatti, possono essere impiegate anche alcune soluzioni di origine naturale.
Queste ultime sono da provare, in quanto possono essere preparate in casa col fai da te, e costano molto di meno. Ad esempio, il mix di succo di limone e di sale può rivelarsi davvero utile per eliminare gli strati di ruggine. Nello specifico, bisogna combinare tre parti di sale e una di succo di limone all’interno di un recipiente. Dopo aver mescolato questi elementi, otterrai una pasta da poter collocare sulle macchie di ruggine, tramite un piccolo pennello. Dopo circa mezzora, potrai usare un panno per rimuovere il composto, che a quel punto avrà assorbito la ruggine.
Come Utilizzare un Antiruggine
Prima di ogni altra cosa, l’oggetto metallico da trattare deve essere pulito dalla ruggine. A meno di non utilizzare prodotti particolari, la ruggine deve sparire dall’oggetto. Risulta essere un’operazione nota come preparazione del fondo. Alle volte basta passare la carta vetrata o le spugnette in ferro, mentre altre volte si richiede l’utilizzo del trapano, combinato con le spazzole circolari. Una volta fatto questo, è finalmente possibile applicare l’antiruggine sull’oggetto in metallo prescelto.
La sua applicazione cambia a seconda della presenza o meno di un oggetto nudo. Per oggetto nudo si intende un oggetto sprovvisto di vernice. In questo caso è sempre consigliabile applicare un inibitore della ruggine, dopo averla eliminata dall’oggetto. Una volta asciugatosi l’inibitore, è possibile procedere passando l’antiruggine sul metallo. Dopo avere atteso l’asciugatura di questo, dalle sei alle dodici ore, bisogna dare la prima mano di vernice. Infine, si conclude passando la seconda e ultima mano.
La situazione cambia se si è in presenza di un oggetto non nudo ma già verniciato. In prima istanza bisogna valutare lo stato in cui versa la patina della vecchia vernice. Se questa è in condizioni discrete, non occorre eliminarla del tutto. Basta intervenire sulle zone dove sono emerse le bolle, sintomo di ruggine sottostante. Esse vanno scrostate utilizzando un trapano con spazzola, e la zona successivamente trattata prima con l’inibitore, e poi con l’antiruggine. Prima di utilizzare questi prodotti, però, è sempre il caso di detergere la vernice e di spazzolare i punti messi a nudo dalla spazzola. Alle volte potrebbe essere necessario posare due mani di antiruggine, per esempio nel caso di oggetti all’esterno della casa. Una volta che l’antiruggine si sarà asciugato, sarà il caso di carteggiare leggermente le zone trattate prima di posare la vernice.
In presenza di vernice seriamente compromessa, bisogna eliminarla interamente, utilizzando un prodotto sverniciatore, a fiamma o a base chimica. Una volta tolta la vernice e messo a nudo l’oggetto, bisogna passare prima l’inibitore, poi l’antiruggine e infine la vernice.
Antiruggine più Venduti Online
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei modelli di antiruggine più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-10-10 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API