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Il modo più rapido ed economico per decorare un locale è di tinteggiare le pareti e il soffitto. Ma se si vuole ottenere un risultato impeccabile è indispensabile preparare adeguatamente le superfici da pitturare, usare le pitture più adatte e la giusta tecnica di applicazione.
Dare la pittura è il sistema più usato per proteggere e decorare pareti e soffitti. Mentre molti esitano al solo pensiero di applicare una carta da parati, sono pochi quelli che hanno qualche esitazione nell’accingersi per la prima volta a eseguire un lavoro di pittura.
La tinteggiatura fai da te di una stanza è un lavoro agevole soprattutto perché non richiede molto tempo: in un solo giorno si possono dare due o tre mani di idropittura a superfici molto ampie.
Le moderne idropitture sono molto resistenti, e ben diverse dalle vecchie tempere e dalle prime pitture all’acqua. Sono facili da applicare, sia con il pennello sia con il rullo, e sono veramente e facilmente lavabili.
Operazioni preliminari
La maggioranza delle pareti e dei soffitti è rivestita con intonaco, in gesso nelle costruzioni più moderne, o in malta di calce in quasi tutti gli altri casi. Questi intonaci rappresentano il supporto ideale per l’applicazione delle idropitture e anche di altri tipi di pittura. Se vi trovate alle prese con più strati di carta e di pittura sovrapposti, che rendono praticamente impossibile ottenere una superficie pitturata sufficientemente liscia, non avete altra scelta che rimettere a nudo l’intonaco originale, e stendere su di esso la pittura, dopo un’adatta preparazione. Si può stendere la pittura anche su una vecchia tappezzeria. Alcuni tipi speciali di carta da parati, con decorazioni in rilievo, sono fatti apposta per essere pitturati: anzi, il rilievo diventa più gradevole dopo essere stato ricoperto con alcune mani di pittura. La maggior parte di esse, però, si adatta male a ricevere la pittura.
Scelta della pittura per pareti
Le moderne idropitture sono le più adatte per pareti e soffitti. Sono facili da applicare e di bell’aspetto: sono vendute in una vasta gamma di colori, e danno una superficie opaca o vellutata, e per di più lavabile.
Le vernici a olio possono essere usate in casi particolari: quando si desidera una superficie più resistente a frequenti lavaggi, oppure quando si vuole usare la stessa pittura su pareti in muratura e in legno.
Pitture lucide, a base di resine sintetiche, sono impiegate talvolta per pareti e soffitti di locali molto umidi, come le cucine e i bagni. È preferibile, però, impiegare per questi locali le nuove idropitture supertraspiranti, anticondensa e resistenti alle muffe.
Scegliendo la pittura, ricordatevi che: le idropitture sono di facile e rapida applicazione e asciugano più in fretta, senza lasciare odore; pennelli e rulli si lavano facilmente in acqua; una superficie lucida mette in evidenza le irregolarità della superficie del muro molto più di una superficie vellutata od opaca.
Le idropitture sono generalmente offerte nei tipi: lavabile, semilavabile e normale. Il tipo lavabile, praticamente, non è traspirante e non deve essere usato negli ambienti ad alta umidità, come possono essere il bagno e la cucina, per non facilitare la formazione di fastidiose macchie di condensa (dovuta al vapore di liquidi caldi) che gocciola lungo i muri. L’idropittura ha notevole potere coprente, oltre che sull’intonaco, anche su ferro, legno e altri materiali. Risulta essere perciò possibile pitturare anche tubi, mensole metalliche e altri elementi fissi al muro, sempre che sia compatibile con la soluzione d’arredamento adottata.
Strumenti
Se vi accontentate di lavorare con il pennello, ve ne serviranno di norma due: un pennello (almeno 10 x 2 cm) detto comunemente “pennellessa” per le ampie superficie piane, e un pennello piatto più piccolo (5 x 1 cm) per lavorare negli angoli. Per le superfici di grandi dimensioni (specialmente per i soffitti) sono più consigliabili i rulli, pratici e veloci, che permettono di ottenere superfici più lisce, senza striature e in minor tempo. I rulli hanno il pelo di lunghezza diversa: quelli col pelo più lungo sono da preferire per pitturare superfici ruvide e imperfette. Per usare il rullo è necessaria un’apposita bacinella per la pittura e una rete rigida (in metallo o in plastica) sulla quale lo si fa scorrere, dopo averlo immerso nella pittura, per “pettinarlo” ed asportare la pittura in eccesso.
Pennelli. Se volete utilizzare solo i pennelli, vi servono: una pennellessa larga 10 cm e spessa 2 cm, un pennello piatto da 3 o 5 cm per gli angoli e le rifiniture. Prima dell’uso dovranno essere ben lavati con acqua e sapone, risciacquati e asciugati.
Rulli. Se volete usare i rulli dovete fare attenzione ai particolari: come accennato prima i rulli a pelo lungo sono consigliati per tinteggiare superfici ruvide e imperfette, perché danno una finitura “a buccia d’arancia”. Si raccomanda di passare bene il rullo sulla rete dopo averlo immerso nella pittura. Per l’idropittura sono preferibili i rulli di fibra sintetica; quelli di fibra naturale si imbevono troppo.
Prima dell’uso sia i pennelli sia il rullo devono essere ben lavati con acqua e sapone, risciacquati e asciugati. Un rullo o un pennello nuovi dovrebbero essere lasciati a bagno in acqua saponata per almeno un paio d’ore, poi risciacquati e asciugati. Se si usano i pennelli, dopo aver preparato la pittura (generalmente nel secchio nel quale la si è comperata) è meglio versarne un po’ in un recipiente più piccolo, molto più comodo da portare appresso. Se invece si lavora col rullo, la pittura va versata, un poco alla volta, nell’apposita bacinella.
Trabattello. Permette di lavorare senza doversi spostare di continuo. Se non lo trovate in prestito da un amico, informatevi nei grandi negozi, qui è possibile avere in affitto attrezzature, macchine e utensili di uso poco comune.
Accessori
I muri devono sempre essere spolverati e lavati prima di pitturare; perciò vi serviranno spugne e stracci puliti e uno o due secchi per l’acqua. Per stuccare crepe e buchi servirà dello stucco pronto in pasta e un paio di spatole per applicarlo. Quando lo stucco è essiccato lo si deve carteggiare: occorre della carta abrasiva di grana medio-fine, tagliata su misura per essere applicata all’apposito supporto in legno. Un raschietto triangolare è utile per approfondire le piccole crepe (e fare così aderire meglio lo stucco) o per staccare dal muro o dal soffitto piccole parti di intonaco malsicure. Per avere facile accesso alla parte alta del muro e al soffitto, è indispensabile una scala a pioli, e, se usate il rullo, il relativo manico lungo. È bene tenere a portata di mano nastro adesivo crespato da carrozziere, giornali vecchi e lenzuoli da buttare via dopo. Per vestirvi, usate quello che avete di più vecchio; un cappello, magari di carta da giornale, è indispensabile. Mettete i guanti di gomma (dei quali si farebbe volentieri a meno): eviteranno una fastidiosa manicure a lavoro ultimato.
Preparazione pareti
Non si otterrà mai un risultato del tutto soddisfacente se non si sarà preventivamente preparata la superficie da tinteggiare in maniera adeguata. A meno che la carta applicata alle pareti sia del tipo adatto a sopportare la pittura, è senz’altro preferibile toglierla. Il muro va lavato con cura, per eliminare ogni traccia di colla. Risuta essere possibile che, staccata la tappezzeria, scopriate che l’intonaco sottostante è dipinto a tempera: dovrete toglierla completamente, con acqua calda e raschietto. Ricordatevi di proteggere il pavimento con vecchie lenzuola o con fogli di giornale. Gli zoccoli e i coprifilo di porte e finestre vanno rivestiti con carta fissata con nastro adesivo. Togliete le porte e ricoprite le finestre. Anche un muro già pitturato va preparato: se la pittura precedente è del tipo “a tempera” (la si riconosce sfiorando la con le dita, perché sfarina leggermente e trattiene lo sporco) è necessario asportarla completamente, aiutandosi con una spugna umida e un raschietto. Questa operazione è indispensabile, perché una tempera sovraverniciata forma sempre delle bolle. Se sul muro trovate un’idropittura, basterà lavarla con acqua calda contenente un po’ di detersivo, e poi risciacquare con acqua fredda. Se la carta da parati che trovate sul muro è del tipo pitturabile, e perciò decidete di lasciarla, dovrete comunque lavarla prima di applicare la pittura. Cercate però di non inumidirla troppo, specialmente intorno alle giunte. Dopo averla lavata, lasciatela asciugare bene, e controllate le giunte: se in qualche punto la carta si solleva, fissatela con colla da tappezzeria, spinta sotto alla carta con una lama. I soffitti invece vanno lavati a piccole zone: ogni zona, dopo il lavaggio, va risciacquata prima di passare alla zona successiva. Se l’intonaco è in perfette condizioni, si può stendere la pittura appena esso è asciutto.
Riparazione muro
Dopo aver pulito la superficie del muro bisogna stuccare le crepe, e riparare tutti i difetti superficiali, compresi quelli dovuti a un uso troppo violento della lama per staccare la tappezzeria. Allo scopo, prima allargate le fessure a V con un cacciavite, poi mettete stucco in abbondanza con una spatola, infine lisciate con carta vetrata. Se l’intonaco è in cattive condizioni, e pieno di screpolature, è il caso di valutare l’opportunità di rivestirlo con l’apposita carta pitturabile che, oltre a fornire un’ottima base per la pittura, vi farà risparmiare molto tempo. Le fessure intorno ai telai delle porte e delle finestre vanno chiuse con uno stucco flessibile, perché lo stucco da muro si staccherebbe ben presto a causa dei piccoli movimenti dei telai stessi. Il sigillante al silicone non può essere usato, perché non è pitturabile: è necessario un sigillante acrilico che, una volta ben secco, si può facilmente pitturare. Se la superficie della parete non è perfettamente compatta, potete migliorarne le condizioni applicando una mano di sottofondo aggrappante. Si tratta di una particolare soluzione acquosa di sostanze indurenti che, applicata alla parete, forma un velo duro e compatto, ideale come sottofondo per la pittura. Un fondo aggrappante può essere realizzato anche in casa diluendo in 3-4 litri d’acqua un barattolo da 1 kg di colla vinilica. Se pitturate la cucina o il bagno conviene aggiungere alla pittura un poco di liquido antimuffa.
Come si pitturano le pareti
Prima di aprire il barattolo della pittura (sono molto pratiche le confezioni da 5 litri) agitatelo e capovolgetelo molte volte per facilitare, alla massa depositata sul fondo, il mescolamento col liquido. Quando avete aperto il barattolo, mescolate a lungo con un bastoncino finché la pittura non sia omogenea e, intingendovi il pennello, non ne cada che un filo continuo e sottile.
er quanto vi è possibile, cercate di lavorare di giorno, alla luce naturale. Con la luce artificiale si lavora male e c’è il rischio di lasciare senza pittura piccoli tratti di muro. Per primo va dipinto il soffitto, cominciando dagli angoli e procedendo verso il centro. La pittura va applicata a strisce di larghezza e lunghezza tali da essere facilmente pitturate senza muovere la scala. Di norma è meglio fare strisce larghe un metro e lunghe al massimo 2 metri. La perfetta unione tra le strisce successive non presenta quasi mai dei problemi: basta sovrapporre leggermente la striscia nuova a quella precedente. Le pareti vanno dipinte dall’alto verso il basso, cominciando dalle finestre e andando verso la parete opposta, in strisce lunghe da 60 cm a 1 metro. Se usate il rullo, per evitare sbavature è bene dipingere prima gli angoli delle pareti con un pennello, facendo delle strisce larghe circa 10 cm. Il numero di mani da applicare dipende dalle condizioni della superficie del muro, dal colore preesistente e dal tipo di pittura che usate. Ricordate che prima di dare la mano successiva bisogna lasciare asciugare perfettamente quella già applicata. Non interrompete mai il lavoro a metà parete, ma arrivate al primo spigolo o alla porta. Se notate macchie o gocciolature sugli infissi o sul pavimento toglietele subito con una spugna umida aiutandovi, se necessario, con una spatola.
Prese
Se l’impianto è completamente incassato, togliete le piastrine e proteggete prese e interruttori con nastro adesivo crespato. Eventuali prese o interruttori fissati al muro debbono essere staccati, dopo avere tolto la corrente, oppure protetti con molta attenzione con nastro adesivo. Durante la tinteggiatura e il lavaggio delle pareti è meglio togliere la corrente.