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Tagliare il metallo è un’operazione complessa, che necessita un’estrema precisione al fine di ottenere un risultato perfetto. L’utensile più utilizzato per il taglio dei metalli nei lavori di fai date è il seghetto da ferro, la cui densità della dentatura è relativa allo spessore da tagliare. Quando è superiore ai 5 o 6 millimetri, la lama del seghetto non dovrebbe superare i 18 denti per pollice, in genere, i seghetti da ferro hanno lame a 18, 24 e 32 denti per pollice.
La scelta della lama dipende anche dal materiale da tagliare, in commercio è possibile trovare lame per metalli teneri, semiduri e duri, per ghisa e per acciaio. Una volta scelta la lama, occorre montarla sull’archetto prestando attenzione a tenderla il più possibile, una lama troppo allentata tende a spezzarsi molto facilmente. Di solito, nei seghetti da ferro la lama viene agganciata ad un supporto fisso ad un’estremità, mentre all’altra è fissata ad un tenditore a vite.
Per avere la certezza di effettuare il taglio con precisione, è importante segnarne la traccia con una punta in acciaio, fissando il pezzo nella morsa da banco, e inserendo eventualmente due blocchi di legno nel caso di elementi molto sottili. La tracciatura deve essere eseguita su tutto lo spessore del pezzo, per avere modo di verificare, durante il lavoro, se il taglio procede regolarmente.
A questo punto è possibile impugnare l’apposito seghetto e procedere. Per garantire stabilità, sicurezza e precisione, il seghetto deve essere impugnato saldamente, afferrando con una mano l’impugnatura stessa dell’utensile, e con l’altra la parte anteriore, in maniera tale da controllare costantemente la direzione. La frequenza corretta è di una cinquantina di tagli al minuto, una maggiore velocità tenderebbe a fare scorrere i denti della lama sulla superficie metallica senza tagliarla, mentre una velocità inferiore può causare improvvisi blocchi della lama, con il risultato di una maggiore fatica e di una minore precisione. Risulta essere importante prestare la massima attenzione nel formare la prima incisione, per poi procedere nello sviluppo del taglio vero e proprio.
Durante il taglio è importante prestare attenzione nel seguire la linea tracciata in precedenza. Spesso accade che la lama tenda a surriscaldarsi, per azione dell’attrito provocato dal continuo scorrimento contro il metallo, è sufficiente interrompere qualche istante la lavorazione, estrarre la lama dal taglio già praticato e lubrificarla con poco olio minerale. Anche lubrificare il pezzo di ferro durante il lavoro è utile per impedire, come talvolta accade, che il taglio tenda a chiudersi e a frenare la lama.
La parte finale del taglio è quella che richiede maggiore attenzione, visto che il peso di quella parte di pezzo non bloccato dalla morsa potrebbe tendere a piegarsi verso l’esterno, alterando la traiettoria e creando irregolarità e sbavature. Per evitare questo inconveniente è opportuno mantenere la posizione corretta con una mano, e terminare il taglio passando il seghetto in maniera rapida e leggera. Al termine del lavoro, è opportuno eliminare le sbavature con una lima piatta.
Per tagliare la lamiera sottile è opportuno bloccarla inserendola tra due lamine di legno di spessore simile, e tagliare contemporaneamente sia il ferro che il legno, in questo modo si evita il problema delle vibrazioni tipiche della lamiera, e delle irregolarità del taglio. Una soluzione per tagliare in due parte una lamiera abbastanza spessa è quella di effettuare metà del taglio in un senso, per poi capovolgere il pezzo e ripetere l’operazione dall’altra parte, evitando che un taglio troppo prolungato, unito alle vibrazioni, non mantenga la direzione corretta e non raggiunga il risultato desiderato. Quando lo spessore del taglio deve risultare superiore a quello della lama, è possibile inserire nel seghetto due o più lame accoppiate, mentre per effettuare tagli sagomati si trovano facilmente in commercio lame flessibili che permettono di lavorare anche su spessori minimi con una tecnica rapportabile a quella del traforo su legno. Dopo avere effettuato la prima foratura, la lama viene fissata all’archetto per poter poi procedere nell’intaglio, seguendo la traccia predefinita.
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Tagliare il Metallo con Cesoie
Nei lavori di bricolage accade spesso di dovere tagliare non solo il ferro, ma anche altri materiali metallici, lamierini, fogli, tubi, profili, sia per eliminarne una parte che per modificarne la forma. In tutti queste casistiche, esistono metodi e strumenti diversi che permettono di operare con estrema precisione. Uno strumento relativamente semplice per tagliare lamiere anche di 1 o 2 millimetri di spessore sono le cesoie, le classiche forbici dotate di lame diritte o sagomate, ideali per realizzare tagli complessi, soprattutto nel caso di lamiere in metallo piuttosto tenero, come il rame. Il taglio realizzato con le cesoie deve essere preventivamente tracciato, ed eseguito lentamente, senza mai chiudere completamente le forbici, ma portandole a metà corsa, come avviene nel tagliare un tessuto. Durante il taglio eseguito con le cesoie, una delle due parti di lamiera deve obbligatoriamente incurvarsi per agevolare l’operazione: è opportuno fare in modo che si tratti della parte da eliminare. Per facilitare il lavoro, è possibile acquistare cesoie con taglio destro o sinistro, in base alle esigenze.
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Tagliare il Metallo con le Cesoie da Banco
Le cesoie da banco non sono esattamente delle forbici, ma un classico attrezzo da banco, utilizzato per i lavori di carpenteria, da fissare all’apposito supporto e da muovere per mezzo di una leva. La cesoia da banco è dotata di elementi taglienti molto robusti, adatti per la lavorazione di tondini metallici e profili, anche di spessore consistente. Risulta essere possibile trovare in commercio cesoie da banco per uso amatoriale in grado di tagliare tondini di ferro di 10 mm di diametro e lamiere di 4 o 5 millimetri di spessore. Questa cesoia si aziona per mezzo di una leva, che consente di operare ripetutamente con il minimo sforzo, tornando automaticamente nella posizione di partenza ed evitando la chiusura involontaria delle lame. La cesoia da banco è dotata di un dispositivo che blocca il pezzo da tagliare nella posizione desiderata.
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Tagliare il metallo con Tagliatubi e Roditrice
I tubi in rame, ottone e altro metallo morbido si tagliano con il tagliatubi, un attrezzo dotato di una rotella tagliente e alcuni rulli in materiale molto duro, il tubo da tagliare, inserito nello spazio tra la rotella e i tubi, viene tagliato tramite il meccanismo a rotazione dello strumento, che provoca la pressione della rotella tagliente sul corpo del tubo metallico. I tagliatubi sono disponibili in vari modelli e dimensioni, per tagliare elementi in acciaio, ghisa, metalli morbidi e tubi di diverse dimensioni. Per i lavori di bricolage è ideale un tagliatubi di media misura, con un diametro massimo di 1,5 pollici. Generalmente, questo strumento è dotato di una fresa da inserire nel tubo tagliato, per eliminare la caratteristica sbavatura che si forma durante il taglio.
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La roditrice è uno strumento piccolo e maneggevole, ideale per tagliare la lamiera ed eseguire sagomature complesse senza piegare e deformare il metallo. Dispone di una dentatura molto robusta e di un’impugnatura solida, e consente di tagliare lamiere anche di 2 mm di spessore, asportando una piccola striscia di metallo, della quale è necessario tenere conto nel prendere le misure.
Per tagliare tondini ed elementi molto duri è utile anche il tagliabulloni, la cui forza notevole agisce su elementi anche di 8 o 10 mm di diametro.
Altri Strumenti per Tagliare Metallo
Oltre all’utilizzo degli strumenti dedicati, è possibile tagliare lamiere, tubi, profili e tondini utilizzando il seghetto alternativo elettrico, adatto per i tondini di ottone. Una normale sega, anche se non affilata, può tagliare fogli di lamiera morbida, mentre il cutter, ripassato diverse volte, è utile per tagliare un foglio di alluminio con estrema precisione. Infine, la sega flessibile è adatta per tagliare tubi di spessore limitato situati in posizioni difficili da raggiungere con altri strumenti.