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Accade spesso, nei lavori di fai da te e nelle manutenzioni casalinghe, di dovere eseguire uno o più fori in un elemento di legno, un pannello, un’asse, o qualsiasi altro oggetto o manufatto.
Si tratta di un’operazione che, per quanto semplice, necessita di un’estrema precisione, visto che la parte di legno intorno al foro tende a sfaldarsi e ad indebolirsi, per tale ragione il diametro stabilito deve essere esatto, evitando rigorosamente di praticare fori troppo grandi.
Un riguardo particolare deve essere riservato anche agli attrezzi, per forare il legno si utilizza un normale trapano elettrico, equipaggiato però con punte specifiche per questo materiale.
Le punte da trapano per legno si differenziano dalle altre per la presenza del vettino, una piccola punta acuminata situata sulla sommità, la cui funzione è quella di guidare la direzione del foro con la massima precisione. Risulta essere possibile trovare in commercio anche punte conformate con una scanalatura molto distanziata, utilizzate in genere per realizzare fori di alta precisione.
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Per praticare un foro nel legno occorre tracciare in precedenza il punto esatto, azionare il trapano alla massima velocità prima che la punta tocchi la superficie da forare, e posare il vettino sulla traccia predefinita, in maniera tale che penetri nel legno evitando di forzare troppo. Se il diametro del foro da praticare è piuttosto ampio, superiore a 10 millimetri, si consiglia di eseguire una prima foratura con una punta non superiore ai 5 millimetri, passando successivamente alla misura ideale, per evitare di danneggiare le fibre del legno. Risulta essere necessario verificare che la punta sia in ottimo stato, ed eventualmente provvedere a sostituirla o a farla affilare.
Solitamente, nel legno può essere necessario praticare un foro passante, cioè che attraversi tutto lo spessore del materiale da forare fino alla fuoriuscita della punta dal lato opposto, o un foro cieco, che si ferma quindi ad una profondità definita, lasciando chiuso il fondo. Nel caso di un foro passante, occorre fare attenzione che la punta del trapano, mentre esce dal fondo del foro, non provochi scheggiature nel legno, per evitare questo problema è sufficiente collocare un blocchetto di legno nel punto di uscita, in modo che la punta del trapano, al termine del foro, possa penetrarvi, evitando di scheggiare il materiale da forare. Il foro cieco, a differenza di un normale foro passante, non attraversa l’intero elemento di legno, ma si ferma alla profondità desiderata. Per interrompere l’azione della foratura nel punto esatto, si utilizza un accessorio detto arresto di profondità, che consiste in un anello metallico montato sulla punta per bloccarla all’altezza stabilita, e che determinerà la profondità del foro. L’anello metallico viene regolato per mezzo di una piccola vite, e può essere montato su punte di qualsiasi diametro.
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Come Forare il Legno con la Mecchia
La mecchia è una punta speciale, che viene utilizzata per eseguire fori superiori ai 15 millimetri, la sua forma non è quella di una normale punta da trapano elicoidale, ma è costituita da una sorta di lama piatta con vettino centrale. L’utilizzo della mecchia è analogo a quello delle normali punte da trapano e, come sempre durante la foratura del legno, viene utilizzata con lo strumento alla massima velocità.
I fori praticati con questo attrezzo possono essere piuttosto ampi, anche 30 o 35 millimetri, in questo caso è necessario lavorare con la massima attenzione, ridurre la velocità e non esercitare una pressione eccessiva, poiché lo sforzo praticato dalla mecchia per asportare il legno e creare il foro potrebbe spezzarla.
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Utilizzare il Trapano a Colonna
Premesso che, per ottenere un risultato di elevata precisione, nella foratura del legno sarebbe sempre opportuno montare il trapano su di un supporto a colonna, può essere che la posizione del foro, magari nel centro di un pannello, renda impossibile questa soluzione. In alternativa, quando non è consentito utilizzare il trapano a colonna, è comunque possibile montare sul trapano le apposite guide per la realizzazione di fori verticali, si tratta di un supporto in metallo dove il trapano viene inserito e fissato, che permette alla punta di abbassarsi seguendo un percorso perfettamente verticale.
Utilizzare la Sega a Tazza
Se il foro da realizzare ha un diametro di diversi centimetri, in genere fino a dieci, si utilizza comunemente la sega a tazza, un accessorio da inserire nel mandrino del trapano dotato di un disco metallico, sul quale viene montata una lama, il cui diametro si differenzia in base alla posizione, con una normale punta da trapano al centro, la dimensione precisa del foro viene determinata dal diametro della lama.
Una volta azionato il trapano, la punta centrale svolgerà la funzione di guida, e la lama, grazie alla conformazione circolare, produrrà un foro perfetto del diametro desiderato, asportando un disco di legno. Le prestazioni della sega a tazza sono comunque limitate dallo spessore del legno da tagliare, che non deve superare l’altezza della lama, di circa 25 millimetri: per spessori leggermente più alti è possibile lavorare sul materiale da entrambi i lati. Utilizzando la sega a tazza si consiglia di effettuare i fori in più fasi, e di verificare che la lama sia affilata e non consumata, per evitare di bruciare e danneggiare il legno.
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