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In questa guida spieghiamo come scegliere lo smalto sintetico per legno e ferro.
Gli smalti sono un tipo di prodotto molto diffuso nel fai da te, ma anche in ambito lavorativo. Si tratta di vernici vetrose a colori o neutre usate per il rivestimento di superfici.
Tra esse ceramica, metallo, legno. Possono essere sintetici o acrilici. Il loro fine è lo stesso protezione del materiale che rivestono.
Lo smalto è un fissativo che ha lo scopo di preservare da agenti corrosivi i materiali su cui viene applicato.
Ci si domanda sintetici o ad acqua? Per interno o esterno? Vediamo nello specifico le caratteristiche del prodotto semplificando questi concetti per i consumatori poco esperti.
Caratteristiche dello Smalto Sintetico
Lo smalto è un sottile rivestimento vetroso, che ha lo scopo di proteggere o decorare. Viene steso sulle superfici con il pennello, la sua consistenza è liquida densa. Il composto chimico è ottenuto mediante fusione dei seguenti elementi: silice, silicati sostanze inorganiche insolubili. La miscela che si riesce ad avere è sintetica o acrilica. Lo smalto come prodotto è generalmente inserito in commercio nella categoria “vernici”, poiché sia la miscela, sia il metodo di applicazione e sia la resa finale sulle superfici su cui vengono applicate è quella degli smalti propriamente detti.
Nella composizione gli smalti possono ulteriormente differenziarsi. Solitamente in base alle caratteristiche di applicazione richieste. Per esempio resistenza alla corrosione, al calore, e alle sollecitazioni meccaniche. Oppure per le proprietà isolanti e la durezza. E, naturalmente, per il supporto o superficie su cui vengono applicati. Ci sono, pertanto, smalti specifici per metalli, legno o ceramiche.
In commercio vi è, ad ogni modo, una distinzione principale che è tra smalti sintetici e smalti acrilici. Uno smalto sintetico ha ottima resa sulle superfici alle quali dona un eccezionale tono brillante. Quelli acrilici sono a base d’acqua e si distinguono per la praticità di utilizzo e, oltretutto sono di facile asciugatura e resistenza. Unica pecca, rispetto a quelli sintetici, è il prezzo! Sono meditatamente più cari.
Con la diffusione del fai da te, inoltre, pullulano nelle ferramente e mega store, qualsivoglia tipologia di smalto. Per metalli, per legno, spray o con pennello. Un’offerta vasta, quindi, che può facilitare, anche, chi ne sa davvero poco, nel cimentarsi con questi prodotti.
Come Scegliere lo Smalto Sintetico
Ogni produttore garantisce che il proprio smalto abbia qualità eccezionali. È ovvio che “ognuno tiri l’acqua al proprio mulino”, ma un consumatore potrà, comunque, capire autonomamente quali siano i risultati che vorrà ottenere da uno smalto sintetico.
In base all’utilizzo le caratteristiche necessarie per questo tipo di prodotto si possono così sintetizzare
Facilità di applicazione
La miscela deve garantire risultati nell’applicazione sulle superfici per non causare cosiddetti raggrinzimenti dello smalto. Si possono ottenere ottimi risultati nell’applicazione dei vari prodotti verniciati e non incorrere in fenomeni di raggrinzimento o rimozione se si carteggia leggermente tra una mano e l’altra e non si passano altre “mani” di prodotto prima di 24 ore dall’essiccazione a temperatura ambiente della superficie.
Pennellabilità
Ogni superficie richiede più mani di smalto, per la “pennellabilità” s’intende il modo in cui il pennello riesce a passare sugli strati già passati senza rimuovere tracce o lasciare segni. Nella fase di applicazione fate attenzione a ricoprire perfettamente crepe, piccoli buchi e angoli scoperti. C’è da dire, infatti, che è da questi punti che potrebbe iniziare un processo di deterioramento dello smalto e dell’oggetto.
Essiccazione a temperatura ambiente
Sintetico o acrilico, non importa! Basta che i tempi di asciugatura siano rapidi. Anche perché nel fai da te la procedura di essiccamento è a temperatura ambiente. Evitare conservazione o procedure di asciugatura in condizioni di elevata umidità, bassa temperatura e su superfici esposte al sole durante l’applicazione.
Resa
Per resa si intende il completamento del lavoro e, quindi, come lo smalto si sia distribuito sulla superficie e sia il lato estetico. Ed ovviamente la sua durata nel tempo.
Resistenza all’esterno
Molte volte le applicazioni dello smalto sono fatte su superfici che stanno all’esterno. Soggette, pertanto, ad agenti atmosferici. La qualità di uno smalto deve garantire questa resistenza.
In quanto a praticità gli acrilici vincono sui sintetici, poiché sono prodotti pronti per l’uso, e non hanno bisogno di essere diluiti con altre sostanze, ad esempio, l’acquaragia.
Pertanto anche “ecologicamente” l’impatto ambientale di queste sostanze è da ritenersi meno nocivo. Certo tra l’uno e l’altro la battaglia è dura. Sono sufficientemente idonei alle singole esigenze. Entrambi ormai sono di facile utilizzo, la loro applicazione può essere fatta anche da persone poco esperte, correttamente informate, che si vogliano cimentare nel fai da te o piccoli lavori di riparazione.
Ad ogni modo possiamo ritenere che
-Gli smalti sintetici garantiscono ottimi risultati, in particolare sul legno. Sono resistenti e garantiscono risultati brillanti. Il loro uso deve avvenire con diluizione Al prezzo dello smalto sintetico dovrete aggiungere quello di prodotti per diluizione.
-Gli smalti acrilici, pronti da utilizzare, offrono una buona aderenza, si mantengono a lungo nel tempo e si asciugano in fretta. Il loro costo è maggiore rispetto ai sintetici. Ma ciò può essere giustificato dalle caratteristiche del prodotto.
Ora che si ha un’idea di cosa si uno smalto sintetico o acrilico occorre ricordare che in quanto prodotto sostanzialmente “chimico” ha dei requisiti legislativi a cui bisogna far riferimento. Queste norme riguardano, oltre che la composizione della miscela, la sua conservazione e il modo di utilizzarlo. Un barattolo di smalto deve essere conservato ben chiuso, capovolto, in un ambiente fresco e, soprattutto, lontano da fonti di calore poiché potenzialmente infiammabile.
Sul barattolo è richiesta una etichettatura secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n° 52 del 03 febbraio 1997 e successive modifiche ed integrazioni. Questa etichetta deve riportare le informazioni per l’utilizzatore, le stesse sono contenute, inoltre, nella relativa scheda di sicurezza e fornite dalle aziende produttrici. Tra le norme vi sono anche indicazioni sullo smaltimento dei contenitori vuoti e eventuale rimanenze di prodotto residuo.
Smalto Sintetico per Metallo
Una delle superfici di maggiore applicazione è il metallo. Solitamente si utilizza a livello industriale sia per piccoli lavori domestici.
I metalli che possono essere smaltati, generalmente, sono l’acciaio, ghisa, alluminio, nichel. Ogni applicazione richiede dei preventivi trattamenti di pulitura della superficie con mezzi meccanici, termici, chimici o abrasivi. A livello industriale gli smalti trovano sull’acciaio il maggior campo di applicazione. Non a caso elettrodomestici e apparecchiature elettriche, utensilerie varie.
Per ottenere un risultato perfetto che garantisca l’aderenza del prodotto sul metallo e anche una ottima distribuzione dello smalto applicato con il pennello, si può passare un primo strato che fungerà da smalto di fondo. Quando questo sarà asciugato si potrà applicare lo smalto di copertura.
Lo smalto sui metalli trova una sua naturale applicazione. Solitamente negli smalti è contenuta sempre una componente di vari ossidi metallici come stagno, titanio, rame, ferro. Questi elementi hanno la funzione di rendere la miscela opacizzante, imbiancante e colorante. Non a caso i miscugli degli ingredienti che compongono lo smalto vengono anche impiegati per la colorazione e la pittura delle vetrate d’arte e per ottenere colorazioni a natura decorativa.
I metodi di applicazione di uno smalto possono essere per immersione o spruzzo (produzione industriale) a mano con pennello o spray (lavori di bricolage).
Per quanto riguarda il periodo di asciugatura si può ottenere un ottimo risultato nell’industria che utilizza le alte temperature che variano a seconda del materiale e dello smalto.
In casa dobbiamo attendere un po’ di più. Certamente è bene che la superficie sia in un luogo asciutto, non umido e se possibile riparato da agenti esterni.
Ad ogni modo in commercio ci sono, attualmente, tantissime “facilitazioni”, per cui non è più un problema cimentarsi in questo tipo di lavori. Basta un po’ una piccola dose di buona volontà ed il gioco è fatto.
Ultimo aggiornamento 2025-02-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Smalto Sintetico per Legno
Un applicazione dello smalto è possibile anche sul legno. La grande diffusione di questo materiale nell’arredamento e nell’oggettistica ha fatto crescere l’attenzione e l’idea di poter migliorare le caratteristiche estetiche, ma anche di utilizzo del legno.
Queste superfici, molto spesso, sono soggette ad agenti esterni che la danneggiano. Infissi, porte e finestre, strutture da giardino, ma anche vecchi mobili smaltati possono tornare come nuovi grazie agli smalti. Naturalmente il legno è una superficie naturale e, a differenza del metallo, potrebbe richiedere degli smalti specifici, reperibili in commercio.
Generalmente lo smalto, sia nell’industria, sia nel fai da te lavora su legno cosiddetto nuovo che richiede un efficiente lavoro di preparazione alla smaltatura. La superficie del legno da trattare deve essere asciutta. È necessario che sia compatta, pertanto, occorre stuccare eventuali crepe o buchi con prodotti idonei. E poi carteggiare per smussare ulteriori sporgenze sulla superficie in legno.
Dopo questa fase bisogna eliminare eventuali residui e frammenti, e cominciare con le prime mani di smalto. È un’operazione delicata e di precisione che richiede tempi ben definiti.
Ogni volta che si passa lo smalto occorre, infatti, che questo si asciughi correttamente e, poi, passare altre applicazioni. Evitare grumi o grinze che, in caso, vanno carteggiate.
Se si lavora su superfici precedentemente verniciate bisogna agire diversamente. Bisogna usare degli sverniciatori, ma nel caso in cui lo stato delle vernici preesistenti non consenta la completa asportazione delle stesse, occorre provare ad asportare rimanenze e patine di sporco con un lavaggio con acqua e detersivo, risciacquando più volte. A questo punto con una spatola si rimuovono le parti di vernice.
Risulta essere importante informarsi dal ferramenta o addetti alla vendita di smalti idonei per la smaltatura del legno. Certamente un suggerimento potrebbe essere l’uso di smalti acrilici, cioè a base d’acqua. Essendo questa miscela di rapida asciugatura, potrebbe alleggerire i tempi d’attesa tra una mano di smalto e l’altra.
Ultimo aggiornamento 2025-02-05 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API