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In questa guida spieghiamo come scegliere i pannelli in truciolato.
Come Scegliere Pannelli in Truciolato
Il truciolare, detto anche truciolato è un pannello costituito da fibra di legno. Esso viene prodotto con i trucioli di scarto dei normali processi di lavorazione del legname. Per creare un truciolato si mischiano i trucioli con composti leganti e si comprimono. Si formano cosi dei pannelli con caratteristiche differenti in base alla tipologia di trucioli utilizzati. Oltre alle colle è possibile che vengano utilizzati anche fungicidi, agenti idrofobizzanti e altri composti. Con il termine “truciolato” si definisce anche l’insieme di trucioli utilizzati per creare il pannello, ovvero la materia prima.
Inizialmente esisteva una sola tipologia di pannello truciolare, cioè quello costituito da trucioli a granuli fini, chiamati “pannelli particellari” o “pannelli a particelle”. Oggi i pannelli truciolari sono di diverse tipologie, a seconda del tipo di trucioli che vengono utilizzati per produrli. Per esempio, nei pannelli a particelle si utilizza segatura a granuli molto fini e sottili, incollati tra loro.
Essi possono essere pluristratificati o a granulometria variabile continua. Durante la fabbricazione vengono di solito posizionati verso l’esterno i trucioli più piccoli e verso l’interno quelli più grossi, senza dar loro una precisa direzionalità. Per crearli si attua una pressatura a caldo in procedimenti continui. Anche se il pannello a particelle viene venduto anche così com’è, c’è la possibilità di effettuare ulteriori lavorazioni: infatti, è possibile rivestirlo con del laminato plastico, o si può effettuare un’impiallacciatura per renderlo esteticamente più gradevole.
Queste lavorazioni aggiuntive hanno inoltre lo scopo di migliorare le proprietà chimico-fisiche e meccaniche del pannello, rendendolo più resistente e impermeabile ad acqua, in particolar modo quando si tratta di pannelli dove si sono effettuati incollaggi non fenolici o “marini”, a certi agenti chimici, a graffi e urti, conferendo pure una migliore rigidità.
I pannelli di particelle legati con cemento sono invece costituiti da trucioli uniti a fibre vegetali, quali la canapa, presentato una superficie grigia piuttosto levigata e hanno granulometria omogenea. Invece di utilizzare colle in questi pannelli si preferisce legare la base di legno con leganti minerali.
E’ possibile stratificare il pannello di particelle legato con cemento con pannelli di altre tipologie, come quelli di espanso rigido, sughero isolante, o altri, creando così dei pannelli composti, che possono essere usati per diversi scopi: isolamenti termici e acustici, pareti interne di tamponamento, semplici rivestimenti estetici, resistenza meccanica. Vengono utilizzati anche negli ambienti esterni in quanto sono resistenti ad acqua, freddo, insetti e funghi.
I pannelli a scaglie orientate (o OSB, Oriented Strand Board) sono invece pannelli formati da strati non così distinti come quelli dei compensati di “strand”, trucioli lunghi e sottili unite tra loro da un legante. Tale pannello è stato studiato affinché risulti più resistente verso un’unica direzione: si osserva, infatti, che le scaglie di legno sono disposte parallele soprattutto a una delle due facce del pannello. Le scaglie sono selezionate con cura in base alle loro dimensioni: generalmente la dimensione longitudinale è notevolmente maggiore di quella trasversale, con rapporto 10:1.
Per questo motivo la resistenza alla flessione sarà maggiore in una direzione. Le scaglie che si trovano dentro il pannello possono avere sia orientamento casuale, si essere perpendicolari agli strati più esterni. Le fibre di legno laminate (o LSL o Intrallam) hanno un aspetto molto simile all’OSB in quanto sono costituite da trucioli di legno di pioppo con dimensioni 25×300 mm e spessi 0,8 mm, dove viene utilizzato come legante una colla inalterabile dall’acqua; si forma così un pannello con struttura omogenea inalterabile dal maltempo.
Quando i pannelli vengono utilizzati nelle travi dei solai o dei tetti, i trucioli dei pannelli LSL sono generalmente disposti in maniera longitudinale, quando invece hanno lo scopo di tamponare pareti, solai, tetti… di soliti i trucioli sono disposti incrociati.
I truciolari vengono classificati anche in base alla normativa DIN 68763 (EN 317): I V100, per esempio, sono truciolari che messi in acqua per 24 ore aumentano il loro volume di una percentuale inferiore al 12%. Tali truciolari si ottengono unendo resine melamminiche alle colle ureiche, e sono tinti di verde o di rosso, a seconda del Paese in cui ci si trova, per non confonderli con i V20, i truciolari normali.
Un altro tipo di truciolare è il V70, meno costoso in quanto vengono utilizzati minori quantitativi di colle melamminiche, a cui sono aggiunte paraffine e cere. Anche i V70 presentato colore verde, poiché hanno lo stesso livello di rigonfiamento dei V100. Rispetto a questi ultimi, però, non resistono bene ad acqua bollente e vapore. Va inoltre fatto notare che la denominazione V70 non è contemplata dalla normativa: per questo motivo i produttori li definiscono come meglio credono, vendendoli senza avere costrizioni.
Prezzi dei Pannelli in Truciolato
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei pannelli in truciolato più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-11-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API