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La costruzione di una scala in legno può sembrare un’opera audace, ma è accessibile all’hobbista dotato di una buona esperienza in falegnameria. Noi abbiamo utilizzato metodi tradizionali e utensili manuali, come la pialla per le scanalature e le linguette, la rasiera, ma potrete realizzarla anche più rapidamente con alcune macchine ed in particolare con la fresatrice. Si distinguono le scale a sostegni laterali (longarine) diritti, che sono le più semplici, da quelle a sostegni curvi con gradini rastremati. Nel primo gruppo, si possono enumerare le scale a pioli fissi (alla marinara), le scale portatili (semplici e doppie) e le scale fisse a rampe diritte (come nel nostro caso). Nel secondo gruppo si trovano le scale con longarine curvate e gradini a ventaglio, la cui costruzione, abbastanza complessa, può essere intrapresa da falegnami esperti.
Nella costruzione della scala dovrete rispettare alcune condizioni di base che la renderanno praticabile, come larghezza del gradino e altezza dell’alzata. Successivamente, bisognerà solo fissarla solidamente al suo posto a regola d’arte.
Struttura della scala interna diritta
Una scala è costituita da piani orizzontali, i gradini, completati da parti verticali, le alzate, che possono essere omesse in alcune scale di servizio.
Il centro del gradino dove si appoggiano i piedi si chiama pedata della scala; a livello dei piani i gradini fanno posto ai pianerottoli che sono più larghi. Tra i piani si trovano i pianerottoli di riposo e le rampe di ritorno a squadra. I piani sono sostenuti da una parte e dall’altra da elementi in legno chiamati longarine. La longarina detta “a cremagliera” è intagliata sul bordo superiore “a scala”; i gradini vi sono assemblati in modo tale che i bordi restino visibili.
Al contrario, nella scala a longarina piena i gradini sono fissati negli intagli non visibili dall’esterno, e la faccia a vista della longarina è compresa tra due bordi diritti. Esamineremo qui il caso delle longarine piene; ciò nonostante, una scala diritta può comportare una longarina piena dal lato opposto al muro ed una a cremagliera dal lato del muro. È comunque essenziale stabilire un tracciato preciso in piano ed in elevazione.
Si dovrà dapprima determinare l’inclinazione della scala, cioè la rampa cosi come le dimensioni dei gradini, cioè il rapporto armonico tra pedate e alzate. Affinché una scala sia agevolmente percorribile, è necessario che il rapporto tra alzate e pedate corrisponda alla formula: 2 alzate + 1 pedata = 63 cm. Per le scale interne, il rapporto più favorevole è di 17 cm per le alzate e 29 cm per le pedate. Si deve nello stesso tempo prevedere che l’altezza libera tra le rampe sia di almeno due metri e dieci. La larghezza della scala può variare; deve comunque permettere a una persona di circolare senza difficoltà e deve essere di almeno 0,60 m. Bisogna egualmente precisare sul disegno lo spessore delle longarine che deve essere di 4 o 5 cm, quello dei gradini, di 3 o 4 cm, e quello delle alzate di almeno 25 mm. Per le longarine piene, si devono lasciare almeno 3 o 4 cm al di sopra e al di sotto degli angoli formati dai gradini e dalle alzate, dovendo essere la larghezza totale della longarina di 27 o 30 cm. Per la longarina a cremagliera, bisogna lasciare almeno 8 cm tra il bordo e il nudo degli angoli dei gradini e delle alzate, tenendo presente che l’insieme deve avere una resistenza sufficiente. Si prevederà nello stesso modo la sporgenza dei gradini, detta naso che è in media di 3 o 4 cm.
Assemblaggio
Gli intagli praticati nella longarina per sistemarvi i gradini e le alzate hanno una profondità di 15 mm. Ogni alzata si fissa generalmente al gradino superiore tramite incastro a scanalatura e linguetta (o linguetta bastarda) e al gradino inferiore tramite battuta o scanalatura e linguetta riportata (si fissa tramite viti che attraversano lateralmente I’ alzata e penetrano nel gradino).
Il corrimano della scala è difficile da realizzare quando è posto su una balaustra, mentre è molto più semplice dal lato della parete. Nel nostro caso, perciò, lo fisseremo sul muro, tenendo presente che deve avere un agio minimo di 5 cm affinché si possa far scivolare la mano, e deve essere situato in altezza a 90 cm dall’angolo dei gradini e delle alzate.
Intaglio delle longarine
Le longarine, come i gradini, devono essere prodotte in legno di prima qualità, asciutto e con fibre diritte. Il pino o la quercia sono molto indicati. Per il tracciato, realizzerete una dima costituita da due listelli di compensato assemblati aventi larghezza delle scanalature da aprire, cioè di 3 o 4 cm per i gradini e 25 mm per le alzate.
Le longarine devono avere uno spessore di 4 o 5 cm. Affiancatele tramite due morsetti per poter tracciare sul bordo le linee corrispondenti agli angoli pedata-alzata mediante la squadra e il compasso per riportarne le distanze. Quindi separatele e ponetele bordo contro bordo sul banco da lavoro. Effettuate un tracciato preciso degli intagli per tutta la lunghezza, tramite la sagoma. Il margine tra i bordi di ogni longarina e gli angoli dei gradini deve essere almeno di 4 cm al di sotto e al di sopra.
Per praticare le scanalature iniziate praticando dei fori adiacenti.
Successivamente, tagliate trasversalmente le fibre sulle guance delle scanalature tenendo lo scalpello verticale e colpendolo col mazzuolo; praticherete un incavo con lo scalpello, prima di rifinirlo con la rasiera, che si tiene con due mani. La profondità degli intagli deve essere di 15 mm.
Modellate l’angolo della squadra con lo scalpello. Questo lavoro può essere eseguito più velocemente con una fresatrice.
Assemblaggi
Effettuate il taglio dei gradini e delle alzate, i cui lati devono essere perfettamente diritti. La prima alzata deve essere meno larga dello spessore di un gradino. L’alzata, nella sua parte superiore, si assembla al gradino tramite incastro a scanalatura e linguetta o, come nel nostro caso, tramite linguetta bastarda. Fissate il gradino sul banco da lavoro con un sergente o con un morsetto e lavorate con la pialla a incorsatoio o con la fresatrice, la profondità della scanalatura deve essere di 5 mm. Nella sua parte inferiore l’alzata si assembla tramite scanalatura e linguetta riportata (come nel nostro caso) o tramite battute. Si deve dunque aprire una scanalatura nel bordo posteriore del gradino con la pialla a incorsatoio o con la fresatrice, dopo aver fissato il pezzo nella morsa. Se si pratica una scanalatura si deve utilizzare una sponderuola. Successivamente, sagomate le alzate per l’assemblaggio fresando eventualmente il bordo superiore (assemblaggio tramite linguetta) e praticando una scanalatura nella parte inferiore della faccia a vista. Arrotondate i nasi dei gradini con la pialla per fare in modo che resistano agli urti. Levigate e sistemate tutti gli assemblaggi prima di fare un assemblaggio della scala “a secco” cioè senza colla. Verificate che le dimensioni siano rispettate e apportate le modifiche necessarie. Successivamente si potranno praticare i fori guida per le viti di assemblaggio in corrispondenza degli angoli inferiori gradini alzate e per il fissaggio tramite avvitatura sui montanti. Infine, incollate e assemblate tutte le parti della scala e levigate tutte le superfici.