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In questa guida spieghiamo come misurare con il calibro.
Conosciuto anche come calibro a corsoio o Vernier, questo piccolo attrezzo altro non è che l’evoluzione del nonio, e può contare su una storia secolare, visto che venne inventato nel lontano 1631 da Pierre Vernier. Prima di capire come si usa, è importante specificare che questo strumento consente di prendere diverse misure, come la lunghezza e la profondità, la distanze tra le facce piane e i diametri. In realtà il calibro a corsoio viene spesso impiegato per misurare genericamente le distanze che intercorrono tra due punti, in direzione parallela lungo l’asse dello strumento in questione.
Come Funziona il Calibro
Quando si parla di calibri a corsoio o Vernier, si fa riferimento a quegli attrezzi che servono per prendere tre tipologie di misure, ovvero le dimensioni interne, le dimensioni esterne e la profondità. La struttura di questo strumento è caratterizzata da un’asta fissa e da un corsoio, che si trova installato sulla parte superiore della prima. Il funzionamento è molto semplice, dato che il corsoio scivola sull’asta fino a quando i becchi dello strumento si serrano sul pezzo da misurare. Il sistema del corsoio consente lo scivolamento per via di un meccanismo che può essere a rotella o a leva con molla, conosciuta anche come leva frizionata. La precisione dei valori viene invece garantita dalla presenza di una vite che consente la chiusura o il bloccaggio dei due becchi.
Visto che spesso il calibro viene usato in situazioni non esattamente comode, è essenziale potere bloccare il corsoio, per portare lo strumento di misurazione vicino agli occhi e per leggere comodamente la riga graduata. Prima di procedere oltre, è importante verificare quale sia la portata del calibro, uno passo necessario per qualsiasi misurazione. Il valore può essere indicato in pollici o millimetri, e possiede sempre un massimo visibile a fine corsa sulla riga graduata. La portata è, per la cronaca, quel valore che indica la distanza massima di apertura dei due becchi del calibro Vernier. Chiaramente è importante anche capire come utilizzare il calibro in base al tipo di misurazione che desideriamo fare.
Qui di seguito ti forniamo un piccolo riassunto sul corretto uso di questo strumento, in base a questo fattore.
-Becchi principali. I due becchi più grandi devono essere usati per prendere una misura o dimensione esterna.
-Becchi secondari. Sono più piccoli e si trovano collocati sulla parte superiore del calibro a corsoio. In questo caso si parla dei becchi che servono per prendere una misura o dimensione interna.
-Asta uscente. Collocata nella sezione inferiore del calibro, l’asta uscente serve nello specifico per misurare una profondità.
Prima di procedere, esistono alcune informazioni che dovrai per forza conoscere. In primo luogo, per effettuare una corretta misurazione devi essere a conoscenza della risoluzione di rilevamento di quella specifica misura. A questo proposito, il valore può essere espresso in centesimi di millimetro, e in questo caso dovrai impiegare un calibro centesimale, ovvero l’unico capace di restituirti una misurazione precisa e non arrotondata. Il calibro universale più diffuso è il calibro ventesimale, con risoluzione minima di 5 centesimi di millimetro.
Come Misurare con il Calibro
A questo punto sai già che con il calibro a corsoio potrai prendere tre tipologie di misure, ovvero le dimensioni esterne, quelle interne e la profondità. Ognuna di queste dimensioni, come detto prima, può essere rilevata usando le due coppie di becchi oppure l’asta uscente nel caso delle profondità. Adesso, dunque, è arrivato il momento di spiegarti come misurare con il calibro ognuno dei valori.
Si comincia proprio dalle dimensioni esterne, che potrai prendere usando i due becchi più grandi del tuo attrezzo. Il primo passaggio che dovrai fare è aprire i due becchi, facendo scivolare il corsoio fino a quando non avrai lo spazio necessario per inserire l’oggetto che intendi misurare. A questo punto, non devi fare altro che inserire l’oggetto in questione e chiudere il corsoio, fino a quando i due becchi non saranno posizionati in parallelo con l’oggetto stesso. Il paasso successivo è serrare la vite di chiusura, portare vicino agli occhi la barra misuratrice e prendere così i valori rilevati dal calibro universale.
Per misurare le dimensioni interne, invece, si procede con un’altra tecnica. In primo luogo, come detto più volte, non dovrai usare i becchi inferiori ma quelli superiori, facili da riconoscere perché più piccoli e perché con la punta rivolta verso l’esterno della barra. Poi usarli non è affatto complesso, perché non dovrai fare altro che inserirli all’interno del foro che intendi misurare. Come puoi vedere, si tratta di un’operazione davvero semplice e alla portata di chiunque.
La terza e ultima misurazione riguarda come detto la profondità, e in questo caso dovrai usare l’asta che si trova agganciata al corsoio dello strumento. Per prendere questa misura, in primo luogo devi appoggiare la parte inferiore e piana dell’asta su una sezione a sua volta piana. A questo punto dovrai spingere verso il basso il corsoio dello strumento, in modo da permettere alla base dell’asta di raggiungere la seconda superficie di riferimento. Fatto ciò, non ti resta altro che leggere i valori che trovi riportati sul righello, per ottenere la profondità del foro in questione. Considera, comunque, che per ottenere una misura affidabile i due punti d’appoggio del calibro dovranno essere tassativamente in parallelo e in contatto con le due superfici dell’oggetto.
Come Leggere il Calibro
Adesso che sai come misurare con il calibro, di sicuro vorrai scoprire un approfondimento sulla corretta lettura dello strumento in questione.
Una volta bloccata la vite di serraggio dei becchi, dovrai portare vicino agli occhi il regolo e studiarlo in questo modo.
Per prima cosa puoi trovare la misurazione in millimetri interi, presente partendo dallo zero del nonio.
Poi puoi rilevare anche i decimi di millimetro valutando la corrispondenza tra i due segmenti verticali, che si trovano sul nonio e sulla barra fissa.
Grazie al primo valore ottieni dunque i millimetri interi, mentre il secondo valore andrà ad aggiungere i decimi di millimetro. Per farti un esempio concreto, una misurazione che ha come risultato 22 millimetri interi e 0,5 millimetri, equivale ad un risultato finale di 22,5
millimetri. Chiaramente la situazione cambia se stai usando un calibro con valori indicati in pollici, ma solo in termini di risultato finale, perché il sistema per il calcolo è identico al calibro in millimetri.
Conclusioni
In questa guida ti abbiamo spiegato come funziona un calibro e come si usa nella maniera corretta, e da ciò hai avuto modo di vedere che non si tratta affatto di un’operazione complicata. Risulta essere comunque il caso di chiudere facendo un accenno al calibro digitale, ad oggi un attrezzo che semplifica ulteriormente la rilevazione delle misure. In pratica, questo strumento monta uno schermo sul corsoio, il quale mostra la misura precisa presa dai becchi. Si tratta di una soluzione consigliata per rendere immediata la fase di lettura, specialmente per chi ha problemi di vista e non se la sente di utilizzare il sistema classico.