In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche, i prezzi e l’utilizzo della vernice poliuretanica.
Le vernici poliuretaniche vengono impiegate da chi ha la necessità di ottenere finiture estetiche di pregevole fattura. Un risultato che questo tipo di vernici garantiscono grazie alla resistenza che le contraddistingue. Le vernici poliuretaniche inoltre sono dotate di un’invidiabile versatilità e tempi di essiccazione relativamente brevi. Caratteristiche che le rendono particolarmente indicate per la verniciatura ed il restauro del legno ed altri materiali, come il metallo, e l’utilizzo nell’industria navale. Non a caso sempre più addetti ai lavori e appassionati di fai da te scelgono di affidarsi alle vernici poliuretaniche per la realizzazione dei loro lavori, in funzione delle loro necessità.
Le vernici poliuretaniche presenti sul mercato sono numerose, ma a prescindere dalle singole particolarità di ognuna di esse, per comodità vengono classificate in due grandi categorie, monocomponenti e bicomponenti. Vediamo quali sono le differenze.
La vernice poliuretanica monocomponente si compone di un singolo prodotto, che non necessita di miscelazioni.
La vernice bicomponente, invece, prevede la miscelazione di due diversi prodotti tra di loro. Nello specifico, di un catalizzatore e di una soluzione di resine. Per quanto riguarda le proporzioni della miscela, parliamo di circa due parti di vernice per ogni parte di catalizzatore.
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Le vernici poliuretaniche bicomponenti offrono migliori risultati dato che, rispetto a quelle monocomponenti possano garantire i seguenti vantaggi.
-Maggiore brillantezza.
-Maggiore ritenzione del colore.
-Maggiore resistenza all’abrasione e agli agenti chimici.
-Durata elevata
-Una più elevata conservazione del film di pittura.
Alla luce dei vantaggi appena descritti, cerchiamo di capire perché dunque molti appassionati di fai da te puntano sulle vernici poliuretaniche monocomponenti.
Questa scelta è dovuta principalmente alla loro semplicità di impiego, dato che le vernici poliuretaniche monocomponenti non necessitano di essere mescolate e passate nuovamente. Senza contare che l’eventuale vernice residua non impiegata tende a conservarsi molto più a lungo in confronto ad una bicomponente.
Entrando nel dettaglio, sul legno, in genere, vengono impiegate le vernici poliuretaniche bicomponenti, visto che sono maggiormente resistenti alle intemperie, più dure, in grado di garantire una migliore aderenza al supporto ed una maggiore resistenza all’abrasione.
Ecco dunque spiegato perché la vernice poliuretanica bicomponente viene in genere utilizzata per il restauro dei mobili antichi, che vengono prima passati con uno sfondo di colore per poi essere tinti con la vernice trasparente poliuretanica.
Per garantirsi una resistenza più elevata, è possibile adoperare vernici poliuretaniche per parquet opache e trasparenti.
Le vernici poliuretaniche bicomponenti vengono impiegate con ottimi risultati anche sul metallo, garantendo una resa migliore in confronto alle vernici epossidiche. Questo è dovuto al fatto che la base bicomponente varia il grado di brillantezza, in genere molto lucido, grazie alla sua capacità di accettare sia gli additivi opacizzanti che quelli elasticizzanti.
Alla pari del legno, anche sul metallo l’applicazione può aver luogo mediante pistola a spruzzo o pennello.
A prescindere dal tipo di vernici poliuretaniche scelte e da dove queste vengono applicate, per compiere un lavoro buono, non è possibile fare a meno di prendere in considerazione alcuni fattori.
-Quanto è ampia la superficie che si intende ricoprire.
-Il tipo di strumento che sarà utilizzato per distribuire la vernice poliuretanica.
-Nel caso si scelga una vernice poliuretanica bicomponente, bisognerà scegliere anche il tipo di catalizzatore da impiegare.
Come risulta essere ovvio che sia, chi ha a disposizione un garage molto spazioso o un ambiente all’aria aperta di grandi dimensioni, può utilizzare una pistola a spruzzo per la verniciatura. Questa permette infatti di eseguire i lavori in molto meno tempo e non lascia segni di pennellate, che fanno la loro comparsa a causa di un’asciugatura eccessivamente rapida.
In tutti gli altri casi, sarà possibile utilizzare il classico pennello, che diventerà scelta obbligata nel caso di lavori di restauro, ritocchi o semplici lavori su superfici piccole che richiedono attenzione per il dettaglio.
In questo caso, è fortemente raccomandato l’utilizzo di un catalizzatore maggiormente liquido e non eccessivamente pastoso, oppure, in alternativa, è preferibile aggiungere un diluente diluito che permetterà una migliore lavorazione della vernice scelta.
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