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L’impermeabilizzazione dei terrazzi e dei tetti permette di prevenire per tempo futuri danni alle abitazioni o a strutture a causa di infiltrazione da pioggia. Impermeabilizzare la terrazza o il tetto significa isolare la casa mentre la si sta costruendo. Nonostante ciò, si può fare qualcosa anche per case o edifici di una certa data.
I materiali per eseguire lavori di impermeabilizzazione devono essere resistenti all’acqua e in contemporanea favorire il passaggio del vapore, pena la comparsa di macchie sui muri attaccati dall’umidità. L’evoluzione delle tecniche studiate in questi ultimi anni ci ha messo a disposizione membrane in materiali sintetici che presentano tutti i vantaggi evidenziati precedentemente per permettere la giusta ventilazione delle pareti.
Membrane Impermeabilizzanti
Si posano nel sottotetto e devono impedire il passaggio dell’acqua, ma non quello del vapore per lasciare respirare la copertura. Le membrane impermeabilizzanti posate sotto la copertura del tetto devono lasciare passare il vapore, che se non ha modo di fuoriuscire provoca l’umidità di condensazione. Questo tipo di umidità (da condensa) si verifica infatti quando il vapore acqueo incontra un ostacolo, per esempio una superficie fredda e, non potendo fuoriuscire, si condensa ritornando allo stato liquido, cioè acqua.
I materiali impermeabilizzanti in commercio sono costituiti da delle membrane sintetiche che presentano al loro interno strutture microporose. La traspirazione è assicurata oltre che alla resistenza: il telo imprigiona il vapore creatosi e lo espelle servendosi della tramatura. Questi materiali impermeabilizzanti sono anche ecologici, quindi esenti dalla presenza di bitumi, plastificanti o metalli pesanti. Per sapere cosa si sta acquistando controllate che queste membrane ecologiche siano a base di poliolefine flessibile. Per chi desidera un’unico prodotto che permetta di proteggere sia dal vapore acqueo che dalla condensa oltre che favorire l’isolamento del tetto, esiste un pacchetto di copertura.
Ultimo aggiornamento 2024-11-10 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Quando si parla di pacchetto di copertura ci si riferisce ad un pannello isolante che va posato sotto le tegole. È costituito da uno strato di poliuretano espanso con elevato potere isolante, rivestito da una lamina impermeabilizzante di alluminio goffrato che assicura un’impermeabilizzazione all’acqua e un controllo sul passaggio del vapore. Il pannello deve essere anche fornito di uno strato rinforzante in modo da permettere non solo il fissaggio alla copertura ma anche una posa corretta distanziandolo di qualche cm al fine di creare un’intercapedine che favorisca la corretta ventilazione.
La ventilazione a livello locale del tetto aiuta a smaltire la condensa creatasi all’interno dell’abitazione prima che venga assorbita dalla copertura. Infine, si noti che i profili di rinforzo presenti sui pannelli sono forati a distanza regolare: se qualche tegola dovesse rompersi è scongiurato il rischio di infiltrazione da acqua piovana.
Come Impermeabilizzare il Terrazzo
Anche i tetti piani subiscono l’aggressione diretta di pioggia, grandine e neve. Per assicurarne la resistenza, le superfici vanno impermeabilizzate con materiali certificati e tecniche di posa adatte. Nei lastrici solari, in alcune terrazze e coperture piane, lo smaltimento delle acque piovane è affidato principalmente ai bocchettoni di scarico che convogliano l’acqua ai pluviali, cui sono collegati. I bocchettoni devono essere disposti a un livello più basso del tetto, prevedendo una pendenza del 3% almeno. Si evitano così i ristagni d’acqua che esporrebbero la superficie a un possibile assorbimento di umidità.
Per maggiore efficienza del deflusso, controllare che il bocchettone disti almeno 1 m da muretti, parapetti o pareti. Deve essere inoltre provvisto di un giunto di sicurezza con guarnizione ad anello che eviti i rigurgiti d’acqua. Va inoltre correttamente impermeabilizzato anche nei punti di raccordo con la superficie. Il sistema per impermeabilizzare i terrazzi e i lastrici solari richiede la posa di più i strati. Bisogna tenere conto del tipo di superficie e della pendenza della struttura da proteggere.
Prima della Posa
La superficie deve essere pulita, regolare, liscia e senza rilievi. Si effettua una prima spianata di malta per preparare il piano di posa. Se la pendenza è insufficiente, non si può contare sulla rapida evacuazione dell’acqua e si possono creare ristagni. La pendenza deve essere del 1,5-2%.
La barriera antivapore
Ha la funzione di impedire che si verifichino elevati accumuli di umidità nello strato di isolamento termico, causati dalla diffusione del vapore o dall’umidità residua dei materiali da costruzione.
L’isolante termico
Andrebbe sempre previsto per ridurre le dispersioni termiche, specie se i locali sottostanti sono abitati. Va assicurata una posa continua, anche lungo i raccordi tra gli elementi costruttivi, per evitare ponti termici. Questi si verificano in genere nei giunti tra parti strutturali eterogenee causando dispersione di calore. Queste parti devono essere così isolate.
Gli strati intermedi
Devono essere inseriti quando i diversi materiali che compongono il sistema impermeabilizzante non sono chimicamente compatibili tra loro.
II manto impermeabile
Questo è l’elemento che serve propriamente a impedire il passaggio dell’acqua. Di solito è un prodotto bituminoso, derivato cioè dalla distillazione del petrolio, vi sono però anche membrane sintetico ecologiche, leggere ma durevoli, che non rilasciano sostanze tossiche.
Lo strato di protezione
Può essere necessario applicarlo se il tetto è pedonabile, se cioè vi si può accedere e camminare sopra. Questo strato è posato sopra al manto impermeabile per evitare che possa essere danneggiato meccanicamente.
Il rivestimento superiore
Costituisce la superficie più esterna e quindi visibile del tetto piano e deve renderne possibile l’utilizzo senza limitazioni. Questo strato può essere fatto di lastre di cemento, elementi autobloccanti o pavimenti per esterno resistenti al gelo.
Raccordi impermeabilizzare
I raccordi sono in generale tutti i punti di collegamento deboli tra le strutture, dove l’acqua può trovare fessure per infiltrarsi. Vanno impermeabilizzati accuratamente soprattutto i raccordi con bocchettoni, serramenti, cupole e lucernari. Sono critici anche i punti di raccordo tra elementi verticali e orizzontali, come tra pareti e pavimenti dei terrazzi e i bordi del tetto.
Il manto impermeabilizzante deve infatti salire di almeno 10-15 cm, al di sopra cioè del livello massimo ipotizzabile raggiungibile dall’acqua. Molte infiltrazioni derivano proprio da ristagni d’acqua che superano il livello dei risvolti. L’elemento di finitura angolare è compatibile con le membrane impermeabilizzanti bituminose e assicura una perfetta giunzione tra la superficie piana della copertura e i risvolti verticali. Il prezzo dipende dalla superficie e dal sistema impermeabilizzante.
Guaine Liquide
Su qualunque superficie che presenti fessure o incrinature tali da favorire le infiltrazioni si possono applicare le guaine liquide. Si tratta di paste o emulsioni impermeabilizzanti a base di bitume, adatte sia per superfici piane e ampie, per esempio i tetti o i terrazzi, sia per riparare punti difficili o poco raggiungibili come dislivelli, giunti o spigoli.
Hanno il vantaggio di essere di facile utilizzo perché vendute già pronte all’uso. Si stendono anche da sole con un pennello, un rullo da pittura oppure uno spazzolone. Prima di stenderle, pulire accuratamente le superfici mentre le eventuali zone sconnesse o poco aderenti, vanno prima rese regolari e livellate, utilizzando malta o mastice di riempimento. Anche se sono elastiche, resistenti e hanno un buon grado di aggrappaggio alle superfici, le guaine liquide non sono tutte uguali e non sempre possono essere considerate come una soluzione impermeabilizzante definitiva.
Alcune di queste paste sono infatti adatte solo a riparazioni di emergenza, con una durata limitata nel tempo. I produttori non forniscono infatti alcuna garanzia. Se la riparazione da affrontare è estesa e deve durare nel tempo, verificare che la guaina liquida abbia
-Un alto grado di resistenza ai raggi ultravioletti e alle escursioni termiche per esempio da -25 gradi a +130 gradi
-Un grado di resistenza alla trazione e alla lacerazione come prevede la legge.
Ultimo aggiornamento 2024-11-07 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Certificazione
Per facilitare la scelta tra i manti impermeabilizzanti esistenti, è consigliabile orientarsi verso prodotti che, sottoposti a un costante controllo, abbiano ottenuto la certificazione di qualità. La certificazione di qualità garantisce il prodotto sia sotto il profilo delle caratteristiche tecniche sia per quanto riguarda le modalità di posa e i risultati nel tempo.
L’impresa che effettua i lavori deve fornire una garanzia di 10 anni relativa alla posa del prodotto o al materiale stesso. La garanzia copre la responsabilità civile postuma per danni a terzi e le spese per eventuali rifacimenti dell’impermeabilizzazione, inclusi il costo dei materiali e la manodopera necessaria.