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In questa guida spieghiamo come scegliere una rivettatrice. La rivettatrice è uno strumento particolarmente utile nel campo del fai da te. Aiuta a realizzare delle vere e proprie saldature, ma senza sviluppare calore o fondere metallo, semplicemente utilizzando un comune rivetto. Parliamo di saldature soprattutto per via della solidità e della tenuta del blocco creato dal suddetto rivetto, non perché vi sia alcuna somiglianza tra le due tecniche. Il rivetto, quindi, può risultare utile in molte circostanze, per esempio quando bisogna unire due pezzi di metallo, ma anche quando si tratta di unire pezzi di legno o tubi di plastica, come nel caso di un impianto idraulico per esterni.
Per capire meglio come funziona la rivettatrice, come agisce sul rivetto e come sceglierla, non ti resta altro da fare che proseguire con la lettura di questa guida.
Caratteristiche di una Rivettatrice
La rivettatrice è una vera e propria pinza specifica per i rivetti. Il suo scopo è quello di esercitare una forte pressione sul chiodo rivettato per spaccarlo in prossimità della punta e per consentire al cappello e alla giunzione inferiore di avvicinarsi per fissare in modo estremamente solido due materiali. Capiamo che potrebbe sembrare molto complesso spiegare in cosa consiste e come funziona una rivettatrice, in effetti, basta semplicemente vederla in azione per comprendere velocemente il suo funzionamento e la sua utilità. Nonostante tutto, è anche possibile spiegarlo a parole, e questo vi sarà utile per capire esattamente come agisce la rivettatrice per forzare i rivetti e per farli diventare una sorta di bullone. Prima di procedere, però, è il caso di vedere in cosa consiste un rivetto e da quali parti è composto.
Il rivetto è un chiodo molto particolare, composto da tre elementi, per iniziare, si trova il chiodo vero e proprio, noto anche come asta. L’asta termina in basso all’interno di una sezione cilindrica più grande, che viene comunemente indicata come capocchia. Questa sezione cilindrica è cava e non fissata al chiodo, il quale si limita a percorrerla dall’interno. La capocchia, a sua volta, è dotata di una sezione circolare che somiglia al cappello di un fungo, questa sezione è indispensabile perché, con la forza della leva, permetterà di bloccare con una giunzione i due pezzi. Grazie alla rivettatrice, il cappello e la fine della capocchia vengono avvicinati tramite pressione, quando ciò accade, il corpo della capocchia si allarga creando un altro cappello all’estremità opposta. Quando i due cappelli vengono stretti al massimo attraverso un foro, si crea una saldatura meccanica in grado di fissare in modo particolarmente solido due materiali o superfici.
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Risulta essere importante sottolineare che esistono rivetti di dimensioni diverse, che possono essere usati per realizzare giunture di varia tipologia, a cambiare non è solo la lunghezza, ovviamente, ma anche il diametro. Questo significa che la rivettatrice dovrà avere una confezione di becchi intercambiabili, dette testine, che possano adeguarsi alla misura di uno specifico rivetto. In ogni caso, oggi quasi tutti gli strumenti di questa tipologia vengono venduti insieme a tre o quattro testine. Infine, esistono anche rivetti filettati che consentono di creare delle giunture montabili e smontabili, per via della possibilità di fissarle con una vite.
Come Funziona la Rivettatrice
Non è nemmeno facile spiegare come funzioni la rivettatrice, ma con un esempio pratico è molto più semplice farlo. Immaginiamo di volere fissare due lastre di alluminio, prima, dovremo naturalmente operare un buco con il trapano, attraversando entrambe le lastre. A questo punto, dovremo inserire il rivetto partendo dalla capocchia, dunque dalla parte più larga del chiodo. Naturalmente, il buco dovrà essere abbastanza largo da farla passare. Fatto questo, bisogna inserire la parte sporgente del chiodo all’interno della rivettatrice, e stringere le due ganasce della pinza. Così facendo, la rivettatrice bloccherà l’asta ed effettuerà una pressione sul cappello del fungo del rivetto, forzando l’estrazione del chiodo. Il chiodo, uscendo per via della leva di trazione, finirà per stringere il rivetto accorciando la capocchia e facendola espandere verso l’esterno, così da creare una vera e propria giuntura. Poi, alla fine, la pressione si fa così alta da tranciare il chiodo, lasciando semplicemente il rivetto a fissare le due parti.
Tipologie Rivettatrici
Esistono tre tipi di rivettatrice, c’è quella manuale, quella pneumatica e quella elettrica. La rivettatrice manuale è nota anche come pinza rivettatrice e di fatto è un attrezzo che oggi in pochi ancora utilizzano. Per le rivettature, infatti, oggi è più comune e comodo utilizzare le rivettatrici pneumatiche o elettriche. Il motivo è davvero facile da capire, le pinze rivettatrici manuali sputano fuori il chiodo una volta spezzato, il che potrebbe essere una fonte di pericolo per chi le usa. Al contrario, le rivettatrici pneumatiche o elettriche sono dotate di un serbatoio che ingloba il chiodo appena si spezza, evitando qualsiasi rischio.
Rivettatrici più Vendute Online
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei modelli di rivettatrice più venduti online.
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