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In questa guida spieghiamo come rivestire il polistirolo.
Stai cercando un modo per coprire le zone della casa in cui il polistirolo è rimasto in vista? Lo sapevi che questo celebre materiale plastico può essere, oltre che verniciato, anche rivestito? Rivestire il polistirolo infatti, ti aiuta a dare un aspetto più rifinito agli ambienti, rendendoli subito eleganti e accoglienti. Per via del suo ampio utilizzo nel settore degli imballaggi, il polistirolo tende infatti a trasmettere un’impressione di perpetui lavori in corso, e per questo motivo necessita di qualche ritocchino. Se stai cercando qualche consiglio sui migliori modi per svolgere questa operazione, sei nel posto giusto: in questa guida ti illustriamo i materiali più indicati per rivestire il polistirolo, dandoti anche due dritte sui passaggi essenziali per farlo al meglio.
Tipologie di Rivestimenti per Polistirolo
I materiali per rivestire il polistirolo sono principalmente di natura resinosa. Questo perché la resina è un rivestimento economico, pratico da utilizzare e molto resistente una volta asciutto. Nel settore edile, i professionisti sono soliti impiegare due tipologie principali di resina, quella epossidica e quella cementizia. Nonostante esistano alcune differenze tra le due, possiamo affermare che il loro impiego risulta sempre nella creazione di una superficie dura, liscia, facile da lavorare e soprattutto impermeabile. Non a caso queste resine vengono utilizzate molto anche nella decorazione e nella realizzazione dei mobili, proprio grazie alle loro proprietà meccaniche. Resina epossidica e resina cementizia però, non sono uguali: per fare un po’ di chiarezza abbiamo deciso di presentartele una per una dedicando a ciascuna di esse un paragrafo specifico.
Caratteristiche della resina epossidica
La resina epossidica è un tipo di materiale impiegato nella creazione e decorazione delle superfici di produzione abbastanza recente. La sua peculiarità è di essere venduta in forma liquida, e di dover essere miscelata con diluenti e indurenti al fine di ottenere la consistenza corretta per i propri scopi. La resina epossidica è innovativa, economica e può essere impiegata per qualsiasi tipologia di rivestimento, naturalmente compreso quello del polistirolo. Una volta asciutta, essa è dura ed impermeabile, ma si presta in modo eccellente alla lavorazione e alla modellatura. Se il tuo obiettivo è quello di rivestire le pareti di polistirolo, puoi certamente utilizzarla, anche sfruttando il fatto che essa sia venduta in comodissime bombolette spray.
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Caratteristiche della resina cementizia
La resina cementizia è la risposta ancora più incisiva a problemi di umidità e contatto con altri agenti esterni. Essa infatti, è ottenuta tramite mescolatura di cementi e altri additivi a base resinosa. Ciò la rende dura ed estremamente resistente anche agli agenti chimici, oltre che naturalmente al contatto con altre tipologie di residui e materiali. Solitamente, la resina cementizia viene impiegata per coprire pannelli posti come pavimentazione, in quanto una volta asciugata è praticamente indistruttibile e molto resistente al calpestio. A differenza della resina epossidica, quella cementizia non è venduta in bombolette spray ma in barattoli di diverse dimensioni, e deve essere stesa aiutandosi con una spatola.
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Per svolgere un lavoro dall’aspetto rifinito e professionale, ti consigliamo di rivestire il polistirolo con materiali provenienti da marchi e negozi specializzati. I migliori sono quelli che riportano sulla confezione tutte le indicazioni per lavorare in modo ottimale . Inoltre, sappi che in base ai tuoi scopri potrai scegliere tra resine più o meno elastiche, magari pensate anche per creare nuove forme.
Come Rivestire il Polistirolo
Una volta scelta la tipologia di resina in base al tipo di uso che vorrai farne, non ti rimane che iniziare la procedura per rivestire il polistirolo.
A prescindere che tu abbia scelto la resina epossidica o quella cementizia, ricordati sempre di controllare che il polistirolo prescelto non presenti accumuli di sporco, olio o umidità. In caso contrario, ti consigliamo di sostituirlo o perlomeno di provare a pulirlo adeguatamente. Se stenderai la resina su un supporto sporco, il rischio è quello di non ottenere una presa ottimale e di essere sorpreso da accumuli di umidità.
Una volta pulito il tutto, prendi la resina che hai scelto e inizia ad applicarla avendo cura di seguire minuziosamente le istruzioni. Normalmente, gli strati di applicazione non dovrebbero superare gli 1-2 mm. Se necessiti di spessori maggiori, ti basta lasciar asciugare ciascuno strato e procedere con l’applicazione di quello successivo.
Quando la resina si è indurita, potrai eventualmente carteggiarla o levigarla per renderla più omogenea e regolare. Uno dei vantaggi principali delle resine epossidiche è quello di poterle applicare molto facilmente anche in verticale, per via della loro viscosità e del fatto che essa non generi colature.
Quando avrai creato il guscio o rivestimento in resina dello spessore a te gradito e l’avrai carteggiato e livellato a dovere, potrai procedere con la verniciatura. A tal proposito ricorda che la resina è perfettamente compatibile sia con smalti all’acqua sia con vernici al solvente. Ecco che le superfici in polistirolo sono pronte.