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In questa guida spieghiamo come scegliere un compressore aria valutando le caratteristiche principali e i prezzi di questo dispositivo.
Il compressore è infatti uno strumento molto utile per i lavori e quindi è importante sapere come scegliere il migliore.
Struttura e Capienza del Compressore
Struttura e capienza dell’eventuale serbatoio sono fattori che non puoi proprio fare a meno di prendere in considerazione nella scelta di un compressore. Da questi dipendono le sue prestazione e, di conseguenza, il tipo di lavori eseguibili.
Ovviamente in vendita troverai compressori di tutti i tipi. Per renderti più agevole la scelta, semplificando di molto le cose, possiamo fare una prima distinzione netta tra i compressori muniti di serbatoio, ideali per lavori lunghi e faticosi, e quelli che ne sono privi, destinati ad utilizzi più basilari. Vediamo dunque cosa caratterizza entrambi i tipi di compressore.
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Compressori con serbatoio
Il funzionamento dei compressori dotati di serbatoio è basato sull’accumulo di aria ad alta pressione all’interno di questo. Come risulta essere ovvio che sia, la grandezza del serbatoio può variare ed inevitabilmente finisce per stabilire l’effettiva durata del getto, cioè il tempo a disposizione prima che l’aria termini, e di conseguenza il tipo di lavoro che è possibile eseguire.
L’aria accumulata viene poi emessa a velocità elevata, alimentando l’accessorio collegato al compressore, per esempio un aerografo, un trapano pneumatico e così via.
A loro volta questo tipo di compressori, a seconda del sistema utilizzato per incamerare l’aria, si differenziano in due tipologie.
A pistone
Questo tipo di compressori eseguono la compressione dell’aria servendosi del movimento di uno o più pistoni. Come risulta essere facilmente intuibile, il numero di pistoni va ad incidere sul funzionamento del compressore. Non a caso si ha l’abitudini di classificare i compressori a pistone in 2 categorie
Monostadio
Quando si parla di compressori monostadio si fa riferimento ad apparecchi dotati di un solo pistone.
I compressori a pistone monostadio possono essere impiegati sia per i lavori quotidiani fai da te che in ambito professionale. La loro caratteristica principale sta nel fatto che non possono impiegare un sistema di incamerazione perpetuo, da questo deriva l’esigenza di valutare accuratamente la capacità del serbatoio, dato che, una volta terminata l’aria disponibile, bisognerà aspettare un nuovo processo di incamerazione.
In commercio è possibile trovare compressori a pistone monostadio dotati di un serbatoio da sei litri, raccomandati per lavori di fai da te e modelli da cinquanta litri, dotazione sufficiente per l’esecuzione di lavori edili in ambito professionale.
Multistadio
Provvisti di più di un pistone, questo tipo di compressori non hanno bisogno di ricarica visto che nuova aria viene incamerata in maniera perpetua, e sono l’ideale per azionare macchinari che hanno bisogno di una fonte di alimentazione costante. I serbatoi di questi compressori possono raggiungere capienze molto alte, fino ad arrivare ad un massimo di 25000 litri.
A vite
I compressori a vite invece sono basati su un diverso principio di funzionamento rispetto a quelli a pistone e sono molto più rapidi di nell’incamerare aria, di contro i loro serbatoi tendono ad essere più piccoli. Risulta essere vero che, a parità di serbatoio, occupano meno spazio dei compressori a pistoni delle medesime dimensioni. Grazie all’elevata velocità con cui accumulano aria garantiscono un lavoro continuativo.
Compressori portatili
I compressori portatili sono i compressori senza serbatoio.
Viste le loro ridotte dimensioni, i compressori portatili sono apparecchi generalmente utilizzati in casi di emergenza. Ovviamente hanno un costo molto inferiore rispetto ai modelli con serbatoio. Non è possibile paragonarli a questi in termini di capienza, ma solo a livello strutturale.
Ovviamente, come vedremo tra poco, i compressori portatili non possono di certo garantirci le stese prestazioni dei compressori dotati di serbatoio, tuttavia, possono rivelarsi estremamente utili in diverse situazioni. Per esempio se abbiamo la necessità di gonfiare una ruota di un auto o quelle delle bici.
I compressori portatili inoltre presentano il grande vantaggio della leggerezza, che li rende facili da trasportare e da riporre, per esempio nel porta bagagli dell’auto in modo da poterli utilizzare in caso di emergenza.
A loro volta questo tipo di compressori si suddividono in analogici e digitali. Raccomandiamo l’acquisto di quelli digitali, specialmente a chi ha poca esperienza, perché più facili da utilizzare visto che consentono di impostare il livello di gonfiaggio desiderato.
Potenza Compressore
Il secondo aspetto da prendere in considerazione nello scegliere un compressore è sicuramente la potenza. Da essa dipende infatti la pressione generata nel serbatoio e i tempi di compressione dell’aria.
Se mettiamo a confronto due compressori provvisti della medesima tecnologia, a parità di capacità del serbatoio, l’apparecchio dotato di una potenza maggiore comprimerà l’aria in maniera più rapida e produrrà più pressione, che a sua volta consentirà di beneficiare di una portata maggiore.
Sempre relativamente alla potenza, per compiere una scelta consapevole è importante fare una distinzione tra i tipi di motore di cui un compressore può essere dotato.
Il tipo di alimentazione è strettamente legato alla potenza massima che il compressore può raggiungere. In genere per indicare la potenza del motore si è soliti utilizzare i Watt o i CV. Per capirci, 1 CV equivale a 750 watt di potenza.
Motore elettrico
La massima potenza raggiungibile da un compressore dotato di motore elettrico è pari a 1500 watt, 2 CV. Il motore di questo tipo di compressori presenta in genere una potenza compresa fra i 750 e i 1500 watt. Potenza che permette di portare a compimento senza particolari problemi lavori di fai da te.
I compressori alimentati a corrente elettrica presentano il vantaggio di arrestarsi in automatico una volta che il serbatoio è pieno e nella maggioranza dei casi sono più economici e leggeri dei compressori alimentati a benzina.
Motore a benzina
I compressori alimentati a benzina, invece, sono attrezzi principalmente impiegati in campo industriale. Ciò è in larga parte dovuto alle loro potenze, molto più elevate, fino a 5 CV, e ai valori di pressione maggiori.
Il motore a benzina non viene controllato in maniera elettronica. Il suo funzionamento è solamente meccanico e si svolge continuamente, una volta inserito il carburante e messo in moto, fino a quando non viene fermato manualmente.
In altre parole, quando la pressione raggiungerà il suo valore massimo all’interno del serbatoio, il motore non si arresterà automaticamente, ma regolerà la pressione interna attraverso il rilascio di aria mediante una valvola.
Il significativo limite di questa tipologia di motore è di non poter essere impiegato in ambienti chiusi, a causa del gas di scarico e dell’alta rumorosità generata.
Motore a corrente continua
Per i compressori portatili va fatto un discorso a parte. Questi possono essere dotati di motori a corrente alternata o continua, di conseguenza, in termini di potenza sono molto inferiori ai modelli che abbiamo trattato in precedenza.
Questo tipo di compressori possono essere alimentati mediante una batteria ricaricabile, attraverso l’accendisigari dell’auto o in rari casi, mediante rete elettrica.
La potenza di questi motori si misura in Volt, unità che in realtà è utile ad indicare la differenza di potenziale, ma che è direttamente connessa alla potenza prodotta dal motore. Il rapporto è direttamente proporzionale, maggiore sarà il voltaggio, maggiore sarà la potenza emessa.
I compressori portatili dotati di questo tipo di motori supportano una limitata varietà di tipologia. Il più diffuso, è 12 V, i compressori che erogano questa potenza sono molto maneggevoli e leggeri, possono essere collegati anche all’accendisigari dell’auto e possono essere impiegati per veloci operazioni di gonfiaggio, per esempio per gonfiare un pallone o la ruota di una bici.
Il valore della potenza non è sufficiente per determinare le prestazioni di un compressore in termini assoluto, va sempre confrontato con altri parametri e grandezze che influenzano le prestazioni, come la portata e la pressione generata, aspetti che tratteremo tra poco. In ogni caso, giusto per fornire un’indicazione, per un compressore da 1 CV, alla pressione di 7 bar, è sufficiente una portata di 100 l/min.
Pressione e Portata del Compressore
Il terzo aspetto da prendere in considerazione nella scelta di un compressore è quello riguardante due grandezze di cui abbiamo parlato prima, ovvero portata e pressione, la cui combinazione indica in larga parte le sue prestazioni. Nonostante siano strettamente connesse, provvederemo ad esaminarle una alla volta, per rendere più agevole la loro comprensione.
Pressione
La pressione è un valore fondamentale nella caratterizzazione del compressore. Il valore della pressione è riferito all’aria che viene incamerata nel serbatoio, e, più alto è questo valore, più forte sarà il getto di aria erogata, cioè la portata del compressore.
Nelle schede tecniche dei compressori troviamo la pressione indicata solitamente in bar, oppure, talvolta, in psi, l’unità di misura anglosassone, 1 bar corrisponde a 14 psi. Valori accettabili per un compressore di buona qualità sono intorno agli 8 bar, ma bisogna considerare che questi, per alcuni lavori, non sono sufficienti, è bene quindi accertarsi di quale sia la pressione richiesta per effettuare i lavori che si intende eseguire, per evitare l’acquisto di un compressore che si possa rivelare poi insufficiente all’atto pratico.
Molto frequentemente la pressione può essere regolata manualmente, a seconda del tipo di lavoro da eseguire e all’accessorio che viene abbinato al compressore. Per esempio, su una pistola per verniciare è possibile trovare l’indicazione di utilizzarla con massimo 3 bar di pressione. Più alta risulta essere la pressione impostata, più velocemente viene consumata l’aria incamerata nel serbatoio, e, allo stesso tempo, maggiore è la portata, che è la quantità di aria erogata in una determinata unità di tempo.
Portata
Come già anticipato, la portata di un compressore è il quantitativo di aria emessa in una precisa unità di tempo. Di solito viene espressa in l/min.
Per rendere l’idea di come questa grandezza possa cambiare in base al modello faremo qualche esempio concreto.
Per un compressore utilizzato per eseguire pulizia ad aria compressa e gonfiare pneumatici, bastano meno di 200 l/min, mentre un compressore impiegato per fini professionali, per esempio per l’uso di utensili pneumatici quali smerigliatrice, levigatrice e così via, dovrà presentare una portata molto più elevata. In questi casi un valore adeguato è pari a circa 800 l/min.
Il valore della portata va preso in considerazione anche in rapporto alla capacità del serbatoio, a parità serbatoio, un compressore con un valore di portata elevato esaurirà l’aria a disposizione più velocemente di uno con una portata minore. Bisogna inoltre considerare che il valore della portata cambia al cambiare della pressione, che il più delle volte può essere impostata manualmente. Nella maggioranza dei casi, nella scheda tecnica del compressore, è possibile trovare indicazioni precise sui differenti valori di portata in relazione ad ogni valore di pressione selezionabile.
Ingombro e Trasportabilità del Compressore
Il quarto aspetto da considerare nello scegliere un compressore è quello relativo all’ingrombro e alla trasportabilità di questo.
I compressori, specialmente quelli dotati di serbatoio, sono ingombranti, di conseguenza prima di comprarne uno è necessario verificare se si ha o meno abbastanza spazio in garage o altrove.
Inoltre, in funzione dell’uso a cui il compressore sarà destinato, bisognerà accertarsi che sia possibile spostarlo con facilità da un luogo all’altro.
Nei modelli muniti di serbatoio, raccomandiamo di verificare l’eventuale presenza di maniglie e ruote, in modo da facilitarne il trasporto in caso di necessità. Stiamo infatti parlando di attrezzi molto pesanti, difficili da spostare senza l’ausilio di ruote e maniglie.
In genere questi attrezzi sono sempre progettati con attenzione per quanto riguarda l’aspetto della trasportabilità, vi sono sempre 2 ruote grandi e, nei casi in cui la lunghezza superi il metro, è possibile trovare 2 rotelline pivotanti addizionali, che agevolano la manovra nel corso degli spostamenti.
Relativamente alla collocazione, unitamente al discorso relativo allo spazio disponibile, bisogna inoltre prendere in considerazione il fatto che per il funzionamento di un modello elettrico è fondamentale avere a disposizione una presa di corrente nelle vicinanze.
Infine è bene prestare attenzione alla rumorosità del compressore, visto che in genere questo tipo di attrezzi è dotato di un elevato numero di decibel, pertanto non è consigliato il suo impiego in luoghi in cui si potrebbero disturbare altre persone.
I modelli portatili, invece, si contraddistinguono per la loro elevata trasportabilità e compattezza. Questo tipo di modelli nella quasi totalità dei casi sono provvisti di una pratica maniglia per facilitarne il trasporto e la loro forma è simile a quella di una valigetta.
Accessori Compressore
Nella scelta di un compressore non è possibile fare a meno di valutare la qualità degli accessori forniti in dotazione. Infatti il compressore ha come scopo quello di alimentare altri strumenti, come un aerografo o una pistola ad aria compressa. Il più delle volte gli accessori non sono inclusi, ma bisogna acquistarli a parte. Ecco perché la presenza di accessori inclusi nella confezione è sicuramente un ottimo valore aggiunto.
Risulta essere importante precisare che la presenza di un elevato numero di accessori in genere riguarda i compressori portatili, invece quelli più grandi e impiegati a livello professionale, di solito presentano dotazioni abbastanza scarse, anche per consentire all’utente di scegliere ed acquistare l’accessorio di cui necessita.
I principali accessori che è possibile trovare inclusi nella confezione includono
-Tubo di gomma di lunghezze variabili.
-Ugelli per attrezzi sportivi.
-Manometro.
-Adattatore per gonfiare pneumatici.
-Aerografo.
-Ugelli di soffiaggio per la pulizia.
Prima di comprare il compressore è quindi consigliabile verificare la presenza e la qualità degli accessori.
Marche Compressori
Quando parliamo di compressori, possiamo dire che sono diverse le aziende famose che producono apparecchi destinati a diversi impieghi. Il consiglio è ovviamente quello di affidarsi ad un marchio popolare, in grado di garantire componenti di qualità, assistenza efficiente e facilità nel reperire i pezzi di ricambio.
Tra l’altro la marca è fondamentale anche per quanto riguarda gli accessori da acquistare in caso di necessità, sia sotto l’aspetto della compatibilità che della sicurezza.
Tra le marche di compressori più conosciute troviamo Stanley e Fiac.
Prezzo Compressori
Nella maggioranza dei casi è consigliabile diffidare da prezzi troppo bassi.
Il prezzo difatti è un chiaro indicatore della qualità di materiali, componenti, dell’assemblaggio e delle prestazioni ottenibili con il compressore.
I prezzi dei compressori cambiano anche in base alla loro tipologia. Gli attrezzi meno costosi sono sicuramente quelli portatili, nella quasi totalità dei casi non superano mai i 100 euro, a meno che non siano particolarmente innovativi o dotati di accessori specifici.
Intorno ai 100 euro è possibile reperire alcuni modelli con serbatoi piuttosto piccoli, circa 6 l. Gli altri tipi sono invece più cari. Per esempio, un compressore con serbatoio da 20 o 25 litri può avere un prezzo compreso fra i cento e i duecento euro, e uno con un capacità di serbatoio maggiore, per esempio 50 l, può toccare e superare i 200 euro.
Compressori Aria più Venduti
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei compressori aria più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-11-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API