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In questa guida spieghiamo come scegliere un saldatore a stagno. Se sei solito lavorare con strumentazioni elettroniche e cavi, sicuramente avrai già avuto modo di utilizzare un saldatore a stagno. Se invece per te questo argomento è del tutto nuovo, e vorresti capire come approcciare questo particolare aspetto del fai da te, allora non potrai fare a meno di procurarti questo strumento.
Il saldatore a stagno, infatti, a dispetto della sua apparente semplicità è un attrezzo incredibilmente utile ed efficace. Ecco perché in questa guida odierna ti illustreremo tutte le caratteristiche di un saldatore a stagno, che ti aiuteranno a sceglierne uno in maniera cosciente e priva di dubbi.
Caratteristiche del Saldatore a Stagno
Il saldatore a stagno, come puoi facilmente immaginare dal nome, è un attrezzo che ti consente di saldare due parti in metallo. Noto anche come stazione saldante, questo dispositivo utilizza lo stagno come legante per consentire la corretta riuscita delle operazioni di saldatura. Naturalmente puoi usarlo sia per saldare due cavi che per effettuare delle saldature su componenti elettroniche, come per esempio l’hardware di un computer o di un macchinario.
Nonostante il suo utilizzo risulti abbastanza semplice, esistono tantissimi fattori che devi conoscere, e che ti aiuteranno a comprendere il vasto universo delle stazioni saldanti. Ciò che faremo oggi, quindi, sarà mostrarti tutti gli aspetti del saldatore a stagno meritevoli di approfondimento.
Ultimo aggiornamento 2024-11-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Tipologie di Saldatore a Stagno
Una prima differenza cruciale la si ritrova nella tipologia di meccanica del saldatore a stagno, al momento i più diffusi sono quelli digitali, mentre i saldatori analogici sono ormai molto difficili da trovare, in quanto antiquati. Poi, chiaramente, il saldatore a stagno si differenzia anche in base alle dimensioni, esistono modelli particolarmente compatti, dal costo di poche decine di euro, e troviamo modelli più complessi e avanzati. Di fatto, dalla dimensione dipende la quantità di calore che una stazione saldante è in grado di sviluppare, di conseguenza, in base a ciò, cambiano anche le finalità di utilizzo dello strumento.
Un altro elemento che differenzia i saldatori a stagno, è l’eventuale presenza di un trasformatore, una scatola che funziona da tramite tra la stilo saldante e la rete elettrica, che ha lo scopo di prevenire eventuali sbalzi di tensione. In altri casi, invece, il saldatore a stagno va collegato direttamente alla presa elettrica, senza intermediari. Altri elementi che definiscono la tipologia sono il manico, a pistola o a stilo, e la presenza di eventuali pulsanti di sicurezza.
Come Scegliere un Saldatore a Stagno
Trovare un saldatore a stagno non è complicato, oggi qualsiasi negozio di fai da te o di elettronica ne vende di svariate tipologie. Naturalmente, il costo viene influenzato dalle caratteristiche viste poco sopra, il prezzo, a seconda della tipologia di stazione saldante, può oscillare fra i 10 e i 40 euro. Generalmente, i più costosi sono quelli senza fili alimentati a batteria, nonostante siano meno potenti rispetto a quelli con i fili, sono comunque decisamente più comodi da utilizzare. Va poi fatta un’ulteriore precisazione sulla professionalità di questi strumenti, il massimo è rappresentato dai saldatori a stagno da banco, dotati di trasformatore con alimentazione a 24 volt e di interruttore per la regolazione della temperatura. In questo caso, il prezzo può arrivare fino a 80 euro. Inoltre, i saldatori a stagno professionali sono sempre dotati di schermo, questo consente una gestione più efficiente della stazione logica. Questa componente consente di personalizzare aspetti quali l’air flow, la temperatura e molte altre cose. Prima di comprarne uno, assicurati comunque che l’impugnatura sia comoda.
Come Funziona il Saldatore a Stagno
Non è difficile comprendere come funziona un saldatore a stagno. In pratica, questo dispositivo è munito di una resistenza all’interno che consente di riscaldare la punta della stilo per fondere i metalli. La saldatura, invece, avviene usando materiali leganti come il rame e appunto lo stagno. Basta semplicemente collegarlo al trasformatore o alla rete elettrica, e attendere il raggiungimento di una temperatura di circa 350 gradi celsius. Risulta essere però importantissimo capire che la punta del saldatore a stagno va tenuta pulita. I rotoli di materiale saldante vengono in genere commercializzati con una pasta per impedirne l’ossidazione, pasta che serve propriamente per pulire la punta.
Come Utilizzare il Saldatore a Stagno
Il saldatore a stagno va sempre usato su materiali metallici del tutto privi di grasso o di sporcizia. Detto questo, la punta va delicatamente accostata alla sezione da saldare, fino al punto di fusione del materiale. Appena avviene la fusione, il saldatore a stagno va immediatamente separato dai materiali, per evitare di fonderli in modo eccessivo. Va infine specificato che il saldatore a stagno può anche essere usato per le operazioni di dissaldatura, questo avviene fondendo una treccia in rame che agisce assorbendo il materiale saldante. In ogni caso, l’utilizzo del saldatore a stagno rimane identico.
Saldatori a Stagno più Venduti
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei modelli di saldatore a stagno più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-11-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API