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Nella guida odierna potrai scoprire cosa risulta essere e come funziona la pellettatrice domestica, in modo tale da potere comprendere se ti conviene o meno investire in questo macchinario così interessante. Considera che oggi il tema della sostenibilità ambientale è molto forte e dibattuto, dunque è del tutto normale parlare di questo dispositivo.
Nonostante tutta la sua utilità, che approfondiremo più avanti, al momento la pellettatrice non ha ancora ottenuto la diffusione che meriterebbe. Il nostro scopo, quindi, è fare un favore a te e anche alla natura, illustrandoti il funzionamento e la convenienza di questa macchina speciale.
Caratteristiche della Pellettatrice Domestica
Se il nome di questo dispositivo ti giunge del tutto nuovo, significa che non conosci il pellet. Se invece sei giunto qui sapendo cosa risulta essere la pellettatrice domestica, è molto probabile che tu sappia già molte delle informazioni più importanti. In ogni caso, ripassare la questione non è affatto una perdita di tempo.
La pellettatrice è un macchinario utilizzato in ambito industriale e che permette di creare pezzi di pellet a partire da legno e da altri materiali a base di cellulosa. In tempi recenti, visto il grande successo delle stufe a pellet, e in genere di questo tipo di combustibile, le pellettatrici sono entrate anche nel mercato domestico.
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In altre parole, oggi esistono delle versioni ridotte e semplificate di questi macchinari, che permettono a chiunque di produrre il pellet direttamente a casa propria. Risulta essere un dispositivo che possiede innumerevoli vantaggi da qualsiasi lato lo si analizzi. Per prima cosa ti offre la possibilità di risparmiare sull’acquisto dei sacchi di pellet, dato che potrai produrlo a casa tua senza problemi. Per questo motivo si tratta di un investimento che potrai recuperare già nel medio periodo, specialmente se la acquisti in inverno. Il secondo vantaggio, già accennato in precedenza, è di natura ambientale, dato che il pellet brucia senza produrre sostanze tossiche. Avremo comunque modo di approfondire cosa risulta essere il pellet più avanti.
Come Funziona la Pellettatrice Domestica
Se da un lato lo scopo ultimo delle pellettatrici domestiche è piuttosto facile da intuire, dall’altro la struttura di questo apparecchio non è altrettanto semplice. Si tratta, infatti, di un insieme di componenti che agendo in sincrono rendono possibile la trasformazione dei residui di legno in pellet. In primo luogo si parte dal motore, il quale ha il compito di riscaldare i materiali che tu dovrai inserire attraverso un apposito imbuto. Una volta riscaldati i residui di legno, la pellettizzatrice spinge questi attraverso dei buchi a forma conica, inseriti in una trafila.
In pratica, il materiale viene pressato e in questo modo viene costretto ad assumere la sua canonica forma a cilindretto. Da sottolineare che, durante il processo di cottura, parte degli elementi del legno fondono diventando una sorta di colla. Questa colla, una volta asciugata, avrà il compito di mantenere integro il cilindro di pellet. Se hai già visto questo materiale, la superficie liscia e lucida viene data proprio da questi elementi che fungono da collante. Quando il materiale pressato viene fatto uscire dalla trafila, poi ci pensa una lama a tagliarlo di netto, così da renderlo pronto per l’uso.
Come Scegliere la Pellettatrice Domestica
Naturalmente esistono vari modelli di pellettizzatrici in commercio e sceglierle non è quasi mai un’operazione facile. Questo deriva dal fatto che in pochi sono a conoscenza dell’importanza del motore del macchinario, il quale dovrebbe essere in grado di fare raggiungere al legno una temperatura di almeno 100 gradi. Questo livello di calore, temperatura di esercizio, è infatti indispensabile per produrre un combustibile di reale qualità.
Tra le altre cose, conta anche la potenza del motore. I base ad essa, una pellettizzatrice può essere messa nelle condizioni di produrre grandi quantità di pellet, fino a 80 chili all’ora. Ripetiamo, comunque, che le temperature di esercizio raggiungibili da questa macchina sono fondamentali, perché producono dei cilindretti lisci e lucidi. Questo avviene a causa della vetrificazione della lignina, altrimenti impossibile da raggiungere a temperature inferiori.
Il costo di una pellettatrice è comunque elevato e rappresenta quindi un investimento da fare non a cuor leggero. Esistono diversi modelli, il cui costo può oscillare tra 2500 euro e 6000 euro, nel caso di pellettatrici domestiche professionali. Il peso può andare da 110 chili fino a 150 chili, mentre il motorino di solito ha una potenza che va da 4 kilowatt i 5 kilowatt. Si parla comunque di macchinari che ingombrano poco, perché a conti fatti le loro dimensioni difficilmente superano i 135 centimetri.
Come Utilizzare la Pellettatrice Domestica
Se ti stai chiedendo come usare la pellettatrice domestica, sappi che a livello tecnico le difficoltà sono di fatto pari a zero. Il discorso cambia, però, se si guarda alla questione dei materiali che utilizzerai per la creazione del pellet, visto che potrebbero essere di bassa o alta qualità. Se le materie prime sono scarse, o posseggono un alto grado di umidità, il risultato finale sarà pessimo, a prescindere dalla professionalità del macchinario.
Tra l’altro, è importante usare solo materie prime di natura lignea o a base di cellulosa, dunque prive di qualsiasi contaminazione. In caso contrario, rischieresti di produrre un pellet inutilizzabile e anche tossico, per via dei suoi fumi. Risulta essere per questa ragione che si sconsiglia di utilizzare del legno riciclato, o proveniente dal mobilio. Questi materiali vengono infatti spesso trattati con numerosi elementi chimici, che andrebbero dunque ad inquinare l’ambiente.
All’inizio di questa guida ti avevamo promesso un approfondimento sul pellet, ovvero sul tipo di combustibile prodotto dalla pellettizzatrice. Ora che abbiamo passato in rassegna tutte le informazioni utili su questi macchinari, è arrivato il momento di chiudere proprio con una piccola analisi di questo materiale. Il pellet, nella fattispecie, è un combustibile di biomassa compressa realizzato partendo da legno vergine o da scarti di tipologia lignea.
Viene prodotto in forma di cilindretti con un diametro che oscilla tra 6 millimetri e 8 millimetri e viene usato per la combustione delle stufe a pellet o dei termocamini. Di solito il pellet attraversa anche un altro tipo di lavorazione, prima di essere messo in commercio, ovvero l’essiccazione. Risulta essere una fase importante, perché consente di eliminare tutta l’umidità e di produrre dei cilindretti molto efficaci in fase di combustione. Purtroppo, in ambito domestico, questo tipo di operazione non appartiene alle pellettatrici, ed è per questa ragione che si consiglia di usare solo legno privo di umidità. Il pellet creato a partire dai materiali umidi, infatti, crea fumo e tende a sporcare la stufa o il camino.
Pellettatrici Domestiche più Vendute
Per concludere mettiamo a disposizione una lista dei modelli di pellettatrice domestica più venduti online.
Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API