In questa guida spieghiamo come trovare perdite di acqua da un tubo interrato.
Ogni perdita di acqua, da qualsiasi tubo che non risulti essere a vista, può diventare un enorme problema, non solo perché la risoluzione di un guasto a un tubo interrato può essere molto complicata, ma anche perché non è affatto facile individuare. Vanno anche considerati i potenziali danni che questa problematica potrebbe causare, alla lunga, la perdita potrebbe farsi più massiccia e provocare danni irreparabili non solo ai muri, ma anche e soprattutto alle fondamenta di un edificio. Purtroppo, però, queste perdite quasi mai vengono rilevate e risolte in tempo, ciò porta naturalmente all’accumulo di danni che poi richiederanno una spesa molto grande in fase di riparazione o di manutenzione del guasto.
Per iniziare, è sempre il caso di verificare i valori del contatore dell’acqua, così da capire se sussistono degli sbalzi che testimoniano un consumo di acqua decisamente superiore alle nostre abitudini. In presenza di valori eccessivamente alti, potrebbe essere presente una perdita nelle tubazioni interrate. Nello specifico, è sempre il caso di rilevare i dati in una prima lettura, per poi evitare di consumare acqua per almeno 60 minuti. Dopo un’ora, puoi tornare al contatore e vedere se sono presenti variazioni nei consumi, se ne trovi, significa che è in effetti presente una perdita di acqua da qualche parte. Se invece i valori sono identici a prima, significa che non sussiste alcuna perdita nel sistema delle tubazioni. Nel caso in cui tu abbia ancora dei dubbi, noi ti consigliamo di procedere in questo modo, fai passare altre ventiquattro ore, oppure controlla la mattina seguente, al solito senza usare acqua. Procedendo in questa maniera potrai rilevare anche le perdite più piccole, misurando al solito la variazione dei consumi di acqua.
Ogni ambiente della casa possiede un proprio sistema di tubazione collegato agli altri, che è possibile escludere dal circuito generale chiudendo le valvole di intercettazione. Risulta essere un lavoro duro e che richiede molto tempo, ma che può anche portare dei grandi risultati. Devi chiudere le valvole del sistema idrico della caldaia, poi procedere con la consueta doppia lettura del contatore, e verificare se il problema viene da lì. Se non dipende dalla caldaia, e dunque se continuano a manifestarsi perdite testimoniate dal contatore, devi procedere allo stesso modo chiudendo le valvole di intercettazione che si trovano in bagno, in cucina o in giardino. Procedendo per tentativi, e andando per esclusione, potrai trovare la sezione di tubi responsabile della perdita. Puoi anche procedere al contrario, ovvero chiudendo tutte le valvole insieme, controllando il contatore, e aprendone una per volta, effettuando nuovamente il controllo.
Non solo la vista, perché anche l’udito può risultare fondamentale per identificare questi problemi alle tubazioni non visibili dall’esterno. Nello specifico, la presenza di rumori e suoni molesti provenienti dal sistema di tubi può effettivamente testimoniare una perdita di acqua dalle tubazioni. Spesso si tratta di sibili, somiglianti a quelli prodotti da una pentola a pressione, derivanti dalla pressione dell’acqua alterata dalla perdita. Inoltre, il liquido presente nei tubi tende spesso a gorgogliare o a produrre dei colpetti sul metallo. Purtroppo, i sibili sono gli unici che possono essere uditi chiaramente dagli esseri umani, gli altri suoni, al contrario, sono molto flebili e spesso impossibili da avvertire.
La teoria dei suoni che ti abbiamo appena esposto, infatti, può perdere molto valore se applicata ai tubi interrati. Questo perché intervengono fattori come la profondità del tubo o la tipologia di terreno che lo ricopre. Nel caso in cui il questo sia di natura sabbiosa o morbida, oppure bagnato, i rumori vengono praticamente assorbiti dal suolo e per l’orecchio umano risulta impossibile rilevarli. Lo stesso dicasi quando il tubo si trova ad una profondità molto estesa, oltre i 2 metri. Anche i terreni ospitanti erba presentano il problema dell’assorbimento dei suoni, mentre superfici come l’asfalto o il cemento consentono ai suoni di propagarsi anche oltre i 5 metri di profondità, il che significa che risulta essere più facile rilevare delle eventuali perdite.
In assenza di rumori di sorta, ma in presenza di dati nel contatore chiaramente indicanti l’esistenza di una perdita, essa può essere comunque identificata in altri modi. Esistono infatti dei test che rendono possibile tutto questo, parliamo ad esempio del test di tenuta delle tubazioni, ma anche di sistemi come le pressature dell’impianto idrico. In ogni caso, queste sono operazioni che è sempre il caso di affidare a un idraulico esperto, e che sono dunque sconsigliate a chi vorrebbe fare tutto in proprio.
I suoni possono essere un ottimo indicatore della presenza di una falla in un tubo, così come l’analisi del contatore dell’acqua e ovviamente la comparsa di macchie sul muro o pozze. Di contro, questi elementi si limitano a comunicarti che in effetti esiste una perdita, ma non ti aiutano a reperirla con precisione. Per questo scopo, infatti, servono altri metodi. Nello specifico, gli idraulici di oggi utilizzano un insieme di strumentazioni elettroniche in grado di rilevare con estrema precisione l’origine della perdita, e dunque la sezione del tubo interrato che si è danneggiata o usurata.
Questi strumenti sono indispensabili per una motivazione piuttosto semplice da capire, permettono di agire con sicurezza su una determinata zona, evitando interventi edili e distruzioni murarie svolte a intuito, che hanno un costo e un’invasività piuttosto ampi. Va però detto che queste strumentazioni sono utilizzabili solo da idraulici professionisti, perché servono precise competenze per poterle sfruttare al 100% del loro potenziale, ecco perché il consiglio che possiamo darti è di evitare il fai da te e di lasciare fare a un professionista del settore.